Mario Brega protagonista insieme alla Meloni, Salvini, Vannacci e Sgarbi dell’ultima opera dello street artist Harry Greb. “A me fascio?!“: è questo il titolo del murale, apparso nel vicolo delle Grotte vicino a Campo dei Fiori. Il riferimento è alla celebre frase dell’attore romano recitata nel film “Un Sacco Bello”, l’opera prima di Carlo Verdone. Brega appare vestito come nel film e in un fumetto ripete la nota frase muovendo con le mani dei fili a cui sono legati dei “burattini”. Si tratta di burattini eccellenti: in una mano, dall’altro capo dei fili appaiono Vittorio Sgarbi con un quadro in mano (in riferimento all’accusa di furto rivolta al critico) e Giorgia Meloni. Nell’altra mano ci sono invece Matteo Salvini e il Generale Vannacci con un libro messo al contrario (in riferimento proprio all’ultima pubblicazione del candidato alla Lega al Parlamento Europeo) con la scritta “a me fascio”.
“È una critica a questo governo, dove ci sono persone che per me non fanno il bene comune. Ma allo stesso tempo è anche una critica verso la sinistra che non c’è più. L’ultima cosa di sinistra che ho sentito è proprio quella frase lì di Mario Brega” ha commentato Harry Greb a Roma Today che ha avuto modo di contattarlo.
Harry Greb è un creativo che da poco ha superato i 40 e che ci tiene al suo anonimato per preservare la sua vita privata. Le sue opere sono note in tutta Roma: il primo murale regalato alla città è stata la stretta di mano tra Trump e Putin a cui è seguito quello di Papa Francesco nei panni di Kill Bill. Sono seguiti altri omaggi tra cui quelli a Morricone e Proietti. Quest’ultima opera è stata realizzata al Tufello ed è molto amata dai cittadini del quartiere.