Amber Heard, no carcere per cani in Australia illegalmente

SYDNEY – E’ stata accusata di contrabbando di animali per aver portato con sé in Australia i suoi due Yorkshire Terrier, a bordo del suo jet privato. Alla fine Amber Heard, la bellissima moglie di Johnny Depp, se l’è cavata con una multa, salatissima di mille dollari legata a un mese di buona condotta. La modella si è infatti dichiarata colpevole di falsificazione dei documenti.

Lo scorso anno aveva introdotto illegalmente dagli Stati Uniti i suoi cani nel Paese, senza rispettare le rigidissime regole imposte dal governo australiano: la vicenda finì sui giornali di tutto il mondo e il ministro dell’Agricoltura australiano minacciò addirittura di far sopprimere i due cagnolini di nome Pistol e Boo, se non fossero stati immediatamente rispediti negli States.

In Australia vigono severissime leggi contro le infezioni animali: chi importa un cane nel Paese deve dichiararlo e sottoporlo a una quarantena di dieci giorni prima di lasciarlo circolare. Chi trasgredisce rischia fino a dieci anni di carcere.

Amber Heard e Johnny Depp si sono presentati insieme in tribunale. La modella ha consegnato un video in cui esprimeva “profondo rimorso” per la vicenda e porgeva “pubbliche scuse” alle autorità. La signora Depp ha inoltre specificato che si è trattato di un errore commesso dallo staff del marito che avrebbe dovuto occuparsi di provvedere ai documenti di viaggio. Il suo avvocato Jeremy Kirk ha aggiunto: “E’ stato un terribile, terribile errore, non c’è stato un tentativo di inganno”.

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Daniela Lauria