ROMA – Anonymous attacca il sito del ministero dell’Interno “per smascherare ciò che nascondono i tentacoli del potere” e pubblica on line migliaia di documenti riservati.
L’operazione di hackeraggio denominata “OpReVenge/OpTrasparenza” contro il sito del Viminale, nasce per “vendicare” gli arrestati degli ultimi giorni, “i fratelli caduti nelle mani del vostro deplorevole apparato repressivi”, per fare “trasparenza” e per “dimostrarvi che non siete inviolabili”.
Nei giorni scorsi, anonyomous aveva colpito il sito del Siulp, un sindacato di polizia ed anche il sito del Tribunale di Roma. Ora a finire nel mirino è il ministero dell’Interno e in rete finiscono migliaia di documenti.: dalle circolari sulle mobilitazione studentesche di febbraio, fino alle lezioni di “etica professionale”. Ci sono poi le direttive sulla festa della Repubblica, le”predisposizioni per il rientro del Capo dello Stato”, documenti sul Muos e relazioni tecniche.
Gli hacker puntano il dito principalmente sulla gestione dell’immigrazione clandestina, le politiche di immigrazione e i Cie: ” Con i vostri occhi il file riservato relativo all’acquisto delle navi coinvolte in un progetto militare: troverete cifre esorbitanti destinate a navi che contribuiscono anche all’allontanamento dei migranti considerati “clandestini””.
Per anonymous, i Cie sono “troppo simili” ai quei recinti nell’800 che avevano come “scopo divertire il pubblico occidentale mostrando le fattezze considerate deformi ed animalesche degli esseri umani lì imprigionati”.
Su loro stessi infine, gli anonymous spiegano di sognare soltanto un mondo libero: “Ci dipingono come criminali, ma tutto quel che facciamo è mosso da sentimenti che sedimentano nel sogno di un Mondo libero, senza catene né oppressi. Non agiamo in nome del profitto, non uccidiamo nessuno. E molto spesso paghiamo con la nostra Libertà”.

