BERGAMO – Al matrimonio del capitano dell’Atalanta Gianpaolo Bellini la contemporanea presenza dell’ex atalantino Cristiano Doni e del capo ultrà Claudio Galimberti detto “Bocia” ha creato qualche imbarazzo.
Bellini, 34 anni, una bandiera dei nerazzurri, si è sposato il pomeriggio di mercoledì 21 a Sarnico (Bergamo), con Cristina Seghezzi, 33 anni, nipote di Lucio Seghezzi, dirigente dell’Albinoleffe. Bellini l’ha conosciuta in un autosalone di Bergamo.
Alla cerimonia c’erano allenatore Stefano Colantuono e alcuni compagni, fra i quali Raimondi e Denis.
Ma i momenti di imbarazzo sono stati quelli della cena, al Castello di Castelli Calepio, dove si sono presentati Cristiano Doni e Claudio “Bocia” Galimberti.
Doni, coinvolto nelle inchieste del 2011 sul calcioscommesse, è finito in carcere ed è stato squalificato per cinque anni e mezzo, creando non pochi problemi alla società atalantina (non ultimo le penalizzazioni in campionato), lui che era il capitano e la bandiera della squadra, essendo tra l’altro il miglior marcatore di sempre nella storia del club bergamasco, con 112 reti.
Dopo la storia del calcioscommesse erano diventati pessimi i rapporti fra Doni e un altro invitato al matrimonio di Bellini, il “Bocia” Galimberti, capo ultrà atalantino, con molti Daspo (diffide per violenza negli stadi) alle spalle, imputato nel processo montato dalla procura di Bergamo contro 151 esponenti del tifo nerazzurro. In uno degli ultimi sviluppi del procedimento era caduta l’accusa di associazione a delinquere.
È stata cura degli organizzatori quindi non mettere Doni e il “Bocia” allo stesso tavolo, anzi di tenerli a distanza di sicurezza.