Barack Obama non incontra Nelson Mandela. Accolto da proteste a Soweto (foto)

NEW YORK – Barack Obama ha rinunciato all’incontro con Nelson Mandela, in ospedale a lottare per la vita, ed è stato accolto a Soweto dagli scontri.

Obama si è intrattenuto con la famiglia di Mandela: un incontro, quello con le figlie e i nipoti, durante il quale ha parlato telefonicamente anche con la moglie dell’ex leader del Sudafrica, Graca Machel, al capezzale del marito a Pretoria. Mentre a Soweto, luogo simbolo della lotta contro l’apartheid, la polizia e i manifestanti anti-Obama si sono scontrati duramente.

”Le ho espresso il mio augurio sul fatto che Madiba trovi pace e conforto dal trascorrere tempo con i suoi cari. E ho riaffermato il profondo impatto che la sua eredita’ ha avuto nel costruire un Sudafrica libero, e nell’ispirare tutto il mondo, incluso me. E’ un’eredita che dobbiamo onorare nelle nostre vite”, ha affermato Obama.

”Nonostante quanto sia stato ossequiato”, ha ricordato Obama, Mandela era consapevole che un governo ”deve andare al di la’ di una singola persona, anche se questa e’ una delle maggiori della storia. E questa è una grandissima lezione”. L’appuntamento con la famiglia Mandela è stato preceduto dal faccia a faccia di Obama con l’attuale presidente sudafricano Jacob Zuma.

”Mandela resta in condizioni critiche ma è stabile”, lo ha rassicurato Zuma, che vede nel presidente americano molte analogie con l’ex leader sudafricano: ”Sono legati dalla storia per essere i primi presidenti neri dei loro rispettivi paesi. Portano con se’ i sogni di milioni di africani”, ha detto ispirato Zuma, sottolineando come il paese continua a pregare per la salute e il benessere di Mandela.

Obama si e’ trovato pero’ anche a far fronte alle proteste di chi critica la politica americana, soprattutto gli attacchi con i droni. Gli scontri sono avvenuti a Soweto, dove Obama e’ intervenuto davanti ai giovani sudafricani, molti presenti e altri in video conferenza da altri paesi. Il presidente americano e’ stato accolto dagli applausi.

E a loro ha chiesto di ispirarsi a Mandela, un esempio da seguire: ”Pensate ai 27 anni di prigione, alle sofferenze e all’allontanamento dalla famiglia e dagli amici. Ci sono stati dei momenti che hanno messo alla prova la sua fede nell’umanità, ma non ha mai ceduto. Nelle vostre vite ci saranno momenti in cui sarete messi alla prova, ma il futuro e’ nelle vostre mani e io credo in voi”. Il town hall a Soweto con i giovani africani e’ stata anche l’occasione per Obama per respingere indirettamente le critiche che gli sono state mosse per essere arrivato troppo tardi in Africa, lasciando spazio alla Cina.

”Vogliamo essere parte del futuro dell’Africa. Tutti devono essere partecipi, anche la Cina, così come l‘India e il Brasile”, ha detto Obama, che ha dedicato alcune parole anche al ‘suo’ Kenya, un ”posto che mi sta nel cuore”. A una ragazza che gli ha chiesto se manterrà la promessa di visitare ancora il Kenya ha riposto: ”Ho ancora più di tre anni alla Casa Bianca, se non lo faro’ in questo arco di tempo se la potrà prendere con me”.

(Foto Ansa)

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luiss_vcontursi