ROMA – L’Italia? Per libertà personale è messa peggio del Kazakistan. E se si preferisce restare in Europa, per quanto riguarda il benessere generale è messa peggio di Polonia, Slovenia, Malta e Cipro. L’impietoso ritratto arriva dal Legatum Institute, organizzazione internazionale indipendente con base a Dubai, e dal suo Prosperity Index.
La classifica viene stilata ogni anno per fotografare lo stato di benessere mondiale Stato per Stato. I parametri seguiti riguardano la sanità, l’istruzione, il governo, l’innovazione e la ricerca, le capacità imprenditoriali e la libertà personale.
Nel complesso l’Italia si colloca in posizione numero 33 su 144. Se se la cava bene per quanto riguarda la sanità, in cui si piazza ad un discreto 19° posto, va molto peggio per libertà personali: Roma è al 57° posto. Male anche per l’economia, ambito in cui ci piazziamo al 36° posto.
In testa alla classifica, naturalmente, ci sono i Paesi scandinavi, la Norvegia, la Svezia e la Danimarca. In Europa quelli messi peggio sono la Grecia e, a sorpresa, l’Italia, e non la Spagna, che si posiziona al 23° posto.
Ma se l’Europa sta male, gli Stati Uniti non se la passano molto meglio. Sono usciti dalla top ten e si ritrovano al dodicesimo posto.
Ecco quindi la classifica dei primi dieci Paesi al mondo secondo il Prosperity Index:
- Norvegia
- Danimarca
- Svezia
- Australia
- Nuova Zelanda
- Canada
- Finlandia
- Paesi Bassi
- Svizzera
- Irlanda
