ROMA – Si chiama Beth, ha 20 anni, è di Stockport in Inghilterra e studia (quando può). Non per cattiva volontà o vita sregolata. Beth Goodier, infatti, è costretta a dormire 22 ore al giorno. Colpa di una malattia rarissima, la sindrome di Kleine-Levine, che quando la aggredisce non le consente di stare in piedi per più di due ore al giorno.
La buona notizia, a volerne trovare una, è che la malattia dopo un po’ di tempo tende a passare spontaneamente.
A Beth, ovviamente non basta:
“Ormai ho l’età in cui ci si dovrebbe divertire, stare fuori con gli amici e via dicendo. Invece, io non posso fare quello che fanno tutti i miei coetanei, perché ho sempre bisogno della supervisione di mia madre, per colpa di questa malattia. Una cosa davvero frustrante”.
Cura, però, non c’è. Beth, quando arriva l’attacco, può solo dormire e aspettare che la sindrome, come di solito fa, svanisca spontaneamente. Nel frattempo, per la giovane, i paragoni con la favola della Bella addormentata si sprecano.




