TEL AVIV – La Bibbia, o parte di essa, potrebbe essere stata scritta molto prima di quanto sinora ritenuto. La scoperta si deve ad antichi frammenti di ceramica ritrovati nel deserto e analizzati da un team di archeologi e matematici dell’Università di Tel Aviv. Il dibattito è antico: quando fu scritta la Bibbia? Prima o dopo l’assedio di Babilonia e la distruzione di Gerusalemme nel 586 a.C? La maggior parte degli studiosi ritiene che le sacre scritture risalgano al VI secolo a. C. durante l’esilio babilonese e dopo la distruzione del Primo Tempio. Ma secondo i ricercatori di Tel Aviv la maggior parte dei testi sarebbe addirittura antecedente. I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Gli studiosi israeliani si sono avvalsi di sofisticati software di analisi della scrittura, simili a quelli impiegati dai servizi segreti e dalle banche per verificare la validità delle firme. Nello specifico sotto la lente dei ricercatori sono finiti antichi frammenti di una ceramica, detta ostraca, ritrovati nel deserto del Negev. Su di essi sono incise diverse lettere in ebraico antico che parlano di ordini militari e liste di scorte. Per gli studiosi non è rilevante il contenuto di quei testi, che non sono tratti dalle Sacre Scritture, bensì il fatto che siano state iscritte da almeno sei autori diversi appartenenti ad ogni ordine e grado sociale. Circostanza che, a detta dei ricercatori, proverebbe che l’alfabetizzazione fosse già ampiamente diffusa durante il Regno di Giuda (937-587 a.C.) Il fatto che l’intero apparato militare, dal soldato semplice all’ufficiale, fosse in grado di leggere e scrivere dimostra secondo gli scienziati che deve esserci stato un alto grado di scolarizzazione già al tempo del Primo Tempio. E cioè prima del 586 a.C.
Grazie alle moderne e sofisticate tecniche di interpretazione della scrittura, i ricercatori dell’Università di Tel Aviv potrebbero aver scoperto che la datazione della Bibbia è antecedente di qualche decennio rispetto a quanto si è ritenuto fino ad ora. La maggior parte degli studiosi ritiene che i testi biblici siano stati scritti nel corso del VI secolo a.C., durante l’esilio babilonese, dopo la distruzione del Primo Tempio. Ma le tecniche all’avanguardia stanno gettando una nuova luce su delle scoperte avvenute negli anni ’60. Nello specifico si tratta di un’antica ceramica, detta anche ostraca, ritrovata nel deserto del Negev, su cui erano iscritte diverse lettere in ebraico antico che raccontavano di ordini militari e liste di scorte. Quello che c’è scritto sui frammenti è poco importante, ciò che conta è il fatto che queste iscrizioni, paragonate ad altre, sembrano eseguite da almeno sei diversi autori provenienti da altrettanti distinti ceti sociali, a riprova che l’alfabetizzazione era già ampiamente diffusa durante il regno di Giuda (ca 933-587 a.C).