(Ansa)
ROMA – Una ventina di ragazzi hanno fatto irruzione nel liceo Giulio Cesare di Roma a volto coperto alle 12,30 di lunedì 22 ottobre. I ragazzi hanno lanciato fumogeni nelle aule e nei corridoi e volantini con la sigla ‘Blocco studentesco’ che invitavano alla “rivolta”. Sul posto, allertati da una chiamata al 112, sono arrivati i carabinieri, che sono riusciti a fermare tre giovani in fuga dopo il blitz che stavano per salire a bordo di un’auto.
“I ragazzi sono entrati con i fumogeni e i volantini urlando ‘viva il duce’ e in pochi minuti, fuori e dentro dall’istituto, c’era solo fumo”. A parlare sono alcuni testimoni che hanno assistito al blitz. “E’ successo intorno alle 12.30 – hanno spiegato – Molti studenti sono usciti impauriti dalle classi e all’esterno dello stesso istituto, bloccando il traffico in strada”.
I militanti di “Blocco studentesco” hanno tentato di compiere lo stesso blitz anche nel liceo Mameli: qui un gruppo di ragazzi ha cercato di scavalcare i cancelli per fare irruzione e sono stati bloccati dall’intervento del personale della scuola.
Intanto Fabio Di Martino, il responsabile romano dell’organizzazione di estrema destra, ha fornito la sua versione dei fatti spiegando che si è trattato di “un’azione esclusivamente dimostrativa e senza alcuna violenza contro i tagli alla scuola”.
“Decine di militanti appartenenti al Blocco Studentesco, movimento di CasaPound Italia sono entrati all’interno del liceo Giulio Cesare di Roma con fumogeni, megafoni e volantini per manifestare il loro dissenso verso il processo di privatizzazione delle scuole e delle università e per dire ‘no al Governo dei Baronì'”, spiega Di Martino. “Abbiamo voluto sottolineare che la generazione che il presidente del consiglio Monti ha definito ‘perduta’ non è disposta ad accettare le misure e i tagli imposti alla scuola e all’università pubblica. Al termine del blitz, come si è detto totalmente pacifico, tre studenti sono stati ingiustificatamente fermati dalle forze dell’ordine”, conclude Di Martino. Altri due studenti sono stati fermati dopo il blitz”.
Quanto accaduto è stato condannato dal presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti: “Roma negli ultimi mesi aggressioni e intimidazioni all’interno delle scuole stanno superando il livello di guardia. Questa mattina la formazione di estrema destra Blocco Studentesco ha dato vita, all’interno di alcuni istituti superiori romani, a blitz di stampo squadrista, diffondendo panico e allarme tra gli studenti e il corpo docente”.
Zingaretti ha aggiunto: “Questi ragazzi, istigati da cattivi maestri, mi fanno pena: perché stanno insegnando loro ad esprimersi solo attraverso la violenza e non per mezzo della partecipazione democratica. Non andranno da nessuna parte perché sono una inconsistente minoranza. Ma è un film già visto e anche per questo è giusto mantenere alta l’attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini”.