Cécile Kyenge paragonata a prostituta: poi Cristiano Za Garibaldi (Pdl) si scusa

DIANO MARINA (IMPERIA) – Non solo lanci di banane e auguri di essere stuprata: la ministra dell’Integrazione, Cécile Kyenge, è stata anche paragonata ad una prostituta. Autore dell’offesa, pubblicata in un post su Facebook, Cristiano Za Garibaldi, assessore Pdl di Diano Marina (Imperia). 

Garibaldi aveva scritto sul proprio profilo Facebook: ”Se la becco… Ma non frequento di notte il rettilineo di Ceriale”, luogo frequentato da chi vende sesso, soprattutto donne africane. La notizia è stata rilancia dal sito di Repubblica, dopo la pubblicazione sul sito Imperiapost.

 

A quel punto l’assessore si è scusato, sempre su Facebook, dicendo di aver esagerato perché “stressato da troppi problemi”. “La dichiarazione pubblicata ieri sul mio profilo personale di Facebook nei confronti del ministro Kyenge è stata di cattivo gusto e offensiva”, ha scritto Garibaldi domenica 25 agosto.

Ma le sue sono scuse a metà. L’assessore ribadisce che

“l’esternazione del ministro Kyenge, nella quale dichiarava che era immorale che gli italiani non affittassero le loro seconde case ai nomadi mi ha colpito profondamente perché esprimeva pensieri per me offensivi e scioccanti, e mi chiedo se sia sufficiente essere garbati per non offendere e calpestare la dignità altrui”.

“Se il ministro verrà a Diano, scoprirà una città ospitale e laboriosa, che vive di turismo e di affitto delle seconde case ma con aziende che cominciano a chiudere e operai, comunitari e non, a spasso. Scoprirà anche molti italiani con le loro famiglie e i loro drammi sopportare con dignità il peso dell’indigenza. Allora il ministro Kyenge e la processione di benpensanti non daranno più peso allo sfogo di un vicesindaco preoccupato per la propria famiglia e per le famiglie della sua comunità. Resteranno solo pochi e piccoli speculatori, politici e non, e poi il nulla”.

 

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Maria Elena Perrero