PYONGYANG – Colpi di armi da fuoco al confine tra la Corea del Nord e quella del Sud. Tutto per dei palloni aerostatici con volantini lanciati in aria da alcuni attivisti dei diritti umani sudcoreani. Alcuni colpi esplosi dai soldati del Nord per “abbattere i palloni” sono finiti in territorio sudcoreano spingendo i militari a rispondere.
I palloni sono stati fatti volare da una dozzina di membri dell’associazione “Combattenti per una Corea del Nord libera”, con sede a Seul. I dieci palloni hanno lasciato cadere a terra 200mila volantini.
Non è la prima volta che gli attivisti lanciano i palloni aerostatici. Proprio prevedendo che il gesto sarebbe stato ripetuto anche oggi, 10 ottobre, 69° anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori nordcoreano Pyongyang aveva minacciato Seul di una “catastrofe incontrollabile” come risposta in mancanza di uno stop definitivo alla campagna di volantinaggio.