SEUL – Naufragio di un traghetto in Corea del Sud, il bilancio delle vittime aumenta: sono nove i morti accertati nell’affondamento avvenuto mercoledì mattina, 16 aprile, al largo della costa meridionale del Paese. Ma moltissimi sono ancora i dispersi: 287, per la maggior parte studenti. E proprio questi studenti sono riusciti ad inviare dei disperati sms ai loro genitori poco prima della tragedia. Alcuni sono stati pubblicati online, come questo nella foto che dice:
“Mamma, ti scrivo questo sms adesso perché temo di non poterlo fare più tardi. Ti voglio bene”.
“Perché? mi chiedo perché non controllavi i messaggini prima…”
Su 462 persone a bordo dell’imbarcazione c’erano infatti 325 liceali in gita scolastica. I soccorsi sono riusciti a salvare 179 persone, e 101 di loro sono ricoverate in ospedale.
Giovedì mattina sono riprese le ricerche dei superstiti: impegnano 550 persone, soprattutto in attività subacquee, e tre grandi gru di 2.500 tonnellate circa di peso, che devono bloccare lo scafo.
Le condizioni generali restano molto difficili per le forti correnti e la scarsa visibilità sott’acqua, e le previsioni annunciano presto onde fino a due metri di altezza. L’obiettivo dei soccorritori è tentare di far entrare nel traghetto affondato una prima squadra di sommozzatori. La Marina di Seul ha messo in campo 26 navi, tre aerei e circa 350 uomini di diverse forze speciali.