FIRENZE – Un raptus, pochi secondi di follia, costati a Delio Rossi il posto di lavoro, tre mesi di squalifica, una probabile denuncia e forse persino la carriera. Ma l’allenatore della Fiorentina, che mercoledì sera in campo ha aggredito il suo giocatore Adem Ljajic che lo aveva insultato dopo una sostituzione, non è il primo e non sarà l’ultimo a perdere le staffe sul campo.
Nel 2011 a reagire in modo “scomposto” era stato Josè Mourinho. Si giocava uno dei tanti “clasico” tra Barcellona e Real Madrid. Alla fine, ad alzare la coppa di Spagna furono gli uomini di Guardiola, vittoriosi per 3-2. Verso fine partita un fallaccio del madridista Marcelo scatena una rissa: si distingue Mourinho che punta un uomo del Barcellona e lo colpisce infilandogli un dito in un occhio. Quell’uomo era Tito Villanova, allora secondo di Guardiola e ora già designato nuovo allenatore del Barcellona, visto che Guardiola lascerà a fine stagione. Mou che per il dito non si è mai scusato disse di ” non conoscere quel signore”. Dalla prossima stagione avrà modo di conoscerlo meglio.