ROMA – Due canini affilati come quelli di un vampiro ed aculei appuntiti come un riccio. Il dinosauro Pegomastax africanus, ricostruito dall’università di Harvard, sarebbe uno di quei dinosauri che potrebbero far paura. Potrebbe, perché in realtà era nano ed erbivoro. Lungo circa un metro, pesava quanto un gatto. Non esattamente il ritratto di un temibile predatore. Eppure le sue zanne da “vampiro” hanno smosso la fantasia di paleontologi e internauti del web.
Il dinosauro “vampiro” visse circa 200 milioni di anni fa ed i suoi resti fossili sono stati trovati in Sudafrica nel 1963. I canini affilati nascondono denti piatti da erbivoro, della famiglia degli Eterodontosauri. Un “mascellone africano”, così l’hanno soprannominato, con un “temibile” becco di appena 5 centimetri. Le sue zanne, se così possono essere chiamate, non servivano certo a succhiare il sangue, ma ad intimidire eventuali predatori.