PESCARA – La squadra mobile di Pescara diretta da Piefrancesco Muriana, ha diffuso la foto di Massimo Ciarelli, 29 anni, ritenuto il presunto autore dell’omicidio di Domenico Rigante, il 24enne ucciso la sera del 1 maggio in via Polacchi sotto gli occhi del fratello gemello Antonio che a quanto pare doveva essere il reale destinatario di quel colpo di pistola che lo ha raggiunto al fianco.
La polizia sta cercando attivamente Ciarelli ma non l’ha ancora individuato né lui si è costituito alle forze dell’ordine.
Tutto è cominciato al termine di una lite. Ciarelli ha esploso un colpo di pistola contro il 24enne che, trasportato all’ospedale civile Santo Spirito di Pescara, è deceduto prima della mezzanotte. Rigante è stato colpito al fianco. Il fatto di sangue, secondo la questura sarebbe da ricondursi ad alcuni attriti tra un gruppo di ultras della tifoseria del Pescara e un gruppo di nomadi. A causa di questi dissidi, già in passato c’erano state liti violente tra i due gruppi, per motivi estranei all’ambiente calcistico.
L’aggressione è avvenuta nell’abitazione di amici dove Rigante è stato raggiunto dal fratello gemello Antonio, inseguito, secondo quanto emerso dagli accertamenti della polizia, da un gruppo di persone, una delle quali armata di pistola. Prima dell’irruzione in casa, erano stati sparati alcuni colpi andati a vuoto. Una volta nell’abitazione, il gruppo di inseguitori ha con ogni probabilità confuso i fratelli e ha sparato al fianco di Domenico, morto subito dopo il ricovero in ospedale.
La vittima, sottoposta a Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) era conosciuta dalle forze dell’ordine perché coinvolta in indagini riguardanti una rapina e lo spaccio di droga. Anche il fratello Antonio, ha dei precedenti penali.


