ROMA – Elezioni Europee 2014: mappa dell’astensionismo. Ha vinto quasi in tutti i 28 Paesi il partito dell’astensione, anche se c’è stato un lievissimo aumento dell’affluenza: dal 43% del 2009 al 43,09% dello scorso 25 maggio.
Il partito del non voto, che in Europa è risultato del 57,9%, raggiunge picchi dell’87% in Slovacchia, 80,5% in Repubblica Ceca, 79% in Slovenia, 77,3% in Polonia, 75,9% in Croazia, 70,8% in Ungheria, 70% in Lettonia, 67,8% in Romania, 65,5% in Portogallo, 64,5% in Bulgaria, 64% in Gran Bretagna, 63,6% in Estonia, 63% in Olanda, 62,7% in Lituania, 59,1% in Finlandia.
Sotto la media europea l’astensione a Cipro (57,6%), in Francia (56,5%), in Austria (55%), in Spagna (54,1%), in Germania (52,1%).
L’astensione è sotto il 50% solo in Svezia (49%), Irlanda (48,8%), Danimarca (45%), Italia (42,8%), Grecia (41,8%), Malta (25,2%).
Record di affluenza nel cuore dei centri di potere dell’Unione Europea: in Belgio e in Lussemburgo l’astensione segna solo il 10%.
Dati storici: l’affluenza alle elezioni europee dalle 1979 al 2014:
Paese 1979 1981 1984 1987 1989 1994 1995 1996 1999 2004 2007 2009 2013 2014
Ecco la mappa dell’astensionismo elaborata da Agence France-Presse (qualche dato è stato poi corretto nei risultati definitivi)