ROMA – Fabri Fibra, Marcello Lippi, Mario Draghi, Umberto Eco, Barack Obama e Dan Brown hanno qualcosa in comune. Sono tutti “morti” in Twitter. Morti solo annunciate da profili veri e hackerati, o falsi e divertiti, che annunciano il defunto e scatenano il panico nella rete. Una vera e proprie epidemia di morti di Twitter, che diverte i burloni del web e spaventa ignari utenti.
“FABRI FIBRA MORTO IN UN INCIDENTE”
Il defunto più recente di morto di Twitter è Fabri Fibra. Letale fu il tweet dall’account del giornalista Enrico Mentana, un tweet smentito poco dopo dallo stesso giornalista che spiegava come “un imbecille” avesse preso il suo telefono e lanciato la simpatica burla.
“UMBERTO ECO MORTO IMPROVVISAMENTE”
Ad annunciare la morte di Umberto Eco è un falso profilo della Bompiani Libri News. Un tweet di morte tempestivamente smentito dalla casa editrice: “E’ stato creato un falso account Twitter Bompiani da cui è stata diffusa la falsa notizia della morte di Umberto Eco”.
“MARCELLO LIPPI E’ MORTO”
Il tweet letale per l’allenatore Marcello Lippi arriva invece da un account falso del giornalista Massimo Gramellini. Ed anche questo caso un tweet di smentita risuscita il povero allenatore.
“MARIO DRAGHI MORTO DI ICTUS”
Un ictus virtuale avrebbe stroncato Mario Draghi a Bratislava. Un tweet che arriva dall’account falso di Fabrizio Saccomanni, neo ministro dell’Economia. L’attentatore virtuale infatti non è il neo ministro, ma pare che a creare la bufala in rete sia stato il giornalista italiano Tommaso Debenedetti, secondo gli stessi utenti che l’avrebbero “stanato”.
“DAN BROWN MORTO IN UN INCIDENTE”
“Dan Brown è morto in un incidente“. Stavolta Umberto Eco da vittima diventa carnefice, ma anche in questo caso si tratta di un falso profilo Twitter.
“BARACK OBAMA E’ MORTO”
Barack Obama è morto. Oppure ferito da due esplosioni, ma comunque in fin di vita. I tweet letali per il presidente degli Stati Uniti sono stati molti, ma Obama è tenace. Vivo e vegeto, sano e salvo, nonostante le morti di Twitter annunciate da falsi profili e hacker che violano gli account di Foxnews nel 2011 e dell‘A. P. appena qualche giorno fa.