ROMA – Uno striscione con i nomi delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine e la scritta ‘Italiani dove siete?‘ , oggi 29 luglio è stato esposto davanti alla casa di Erich Priebke a Roma. A riferirlo è il portavoce della Comunità ebraica romana Fabio Perugia.
“Un quarto delle vittime erano di origine ebraica, ma gli altri 3 quarti no – dice Perugia, che specifica di partecipare a titolo personale al sit-in di protesta nel giorno in cui l’ex capitano delle Ss compie 100 anni –. Qui oggi dovrebbero esserci anche i romani non ebrei a manifestare”.
Il presidio, secondo Perugia, è organizzato dall’associazione di ispirazione ebraica Progetto Dreyfuss e al momento vede la partecipazione di circa 300 persone. Solo alcune decine i manifestanti secondo la questura. “Il nipote di Priebke si è presentato con una bottiglia di champagne e quando ci siamo avvicinati per insultarlo ha dato una manata a una signora – dice Perugia – la polizia ha dovuto portarlo via in macchina”.
Del sit-in ne ha parlato all’Ansa anche Paolo Giachini, l’avvocato di Priebke. “Il sit-in di protesta ? Non me fotte un c… Non me ne importa niente”.
”I 100 anni sono un pretesto. Priebke ha detto da anni che era vicino alla sofferenza delle vittime e che ha eseguito degli ordini, come tutti in guerra – ha aggiunto -. Priebke va sostenuto perché è un perseguitato e in questo senso lo festeggio tutti i giorni”. Per quanto riguarda la festa (del centesimo compleanno, ndr) Priebke non deve giustificarsi – dice Giachino -. Se ci fosse sarebbe legittima e io ci andrei molto volentieri. Verranno tutti quelli che possono venire”.
(Foto LaPresse)










