
Ernesto Nathan, il francobollo di Poste omaggio al sindaco di Roma a 100 anni dalla sua scomparsa
Poste Italiane comunica che oggi, 9 aprile 2021, viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo commemorativo di Ernesto Nathan, nel centenario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€.
Tiratura: trecentomila esemplari. Foglio da quarantacinque esemplari.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Fabio Abbati.
La vignetta raffigura un ritratto di Ernesto Nathan, sindaco di Roma dal 1907 al 1913. Completano il francobollo le leggende “ERNESTO NATHAN”, “SINDACO NEL 1907”, “LA ROMA DEL POPOLO” le date “1845 – 1921” la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Roma V.R. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it .
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€.
Ernesto Nathan, chi era
Ernesto Nathan nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi, fervente mazziniana, figlia di Enrichetta Rosselli. Si trasferì a Roma nel 1871, dove si occupò della pubblicazione del giornale mazziniano “La Roma del Popolo”.
Nel 1879 aderì al partito dell’estrema sinistra storica, nello schieramento di Felice Cavallotti. Il 24 giugno 1887, fu iniziato alla massoneria nella loggia Propaganda massonica di Roma a opera di Adriano Lemmi, cui succedette nel 1896 come Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
Fu tra gli artefici della Società Dante Alighieri, che si costituì formalmente l’11 maggio 1889 sotto la presidenza di Ruggiero Bonghi. Eletto nel 1889 consigliere comunale di Roma, nominato assessore nella giunta liberal- democratica di Augusto Armellini, nel maggio 1890 si dimise per protesta contro i provvedimenti su Roma del governo Crispi, giudicati lesivi dell’autonomia comunale.
Si batté per la moralizzazione della vita pubblica, che culminò nella denuncia dello scandalo della Banca Romana e nella pubblicazione del libro (Il dovere presente), in cui attaccò il sistema di potere che ruotava intorno a Crispi.
Sulla base di questo programma, nel luglio 1895 Nathan venne rieletto nel consiglio comunale di Roma, facendosi promotore di battaglie per la laicizzazione dello Stato (matrimonio civile, divorzio, abolizione dell’insegnamento religioso a scuola).
Il 25 novembre 1907, l’alleanza (liberali di sinistra, radicali, repubblicani e socialisti), lo elesse sindaco della capitale. La sua Giunta ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città. Oltre ad avviare un’intensa opera di edilizia civile e soprattutto scolastica, furono municipalizzati i servizi pubblici.
La giunta Nathan e il primo piano regolatore di Roma
Nel corso dell’amministrazione Nathan furono, per la prima volta, indetti referendum su molte questioni; fu avviata la costruzione di numerose opere e l’ambizioso intervento di recupero dell’Agro romano. Nel novembre del 1908 fu approvato il primo piano regolatore, che, finalmente, metteva ordine alla gigantesca espansione di Roma contenendo la speculazione edilizia.
Il varo di questo piano regolatore sancì l’inizio di un violento attacco alla sua Giunta da parte di forti interessi economici. Il mutamento del quadro politico nazionale, con lo spostamento del Partito socialista su posizioni rivoluzionarie, le tensioni interne al Partito repubblicano e l’apertura di Giolitti ai cattolici, concretizzatasi nel patto Gentiloni, indebolirono il blocco laico-democratico facendo tramontare il sogno di poter trasferire l’esperienza romana a livello nazionale.
L’11 novembre 1913 Nathan si dimise e alle successive elezioni amministrative, il blocco democratico fu sconfitto dall’alleanza clerico-moderata.
Nel 1914 si batté per l’intervento in guerra dell’Italia a fianco della Francia e dell’Inghilterra, e nel giugno 1915, ormai quasi settantenne, si arruolò volontario nella prima guerra mondiale. Morì a Roma il 9 aprile 1921.
Andrea Costa
Presidente Comitato Roma 150
Alberto Benzoni
Socio Comitato Roma 150. Già Prosindaco di Roma, Giunta Petroselli

