CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Una bara bianca portata a spalla dagli amici, mentre tantissimi altri giovani hanno fatto volare in cielo i palloncini bianchi a forma di cuore e quelli che componevano il nome della ragazza. Così il feretro di Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzato a Corigliano Calabro (Cosenza), ha fatto il suo ingresso in un gremitissimo palazzetto dello sport della frazione Scalo. Tanta la gente, al punto che qualcuno è rimasto fuori nonostante la struttura abbia una capienza importante.
Ai funerali, Mario e Rosa, i genitori di Fabiana Luzzi, sono apparsi straziati dal dolore, ma composti e capaci di affrontare un dramma simile con grande compostezza. Vicino a loro gli altri congiunti della ragazza e poi tanti, tantissimi amici, quasi a volere stringersi in un’unica famiglia. Il padre e la madre della giovane, al palazzetto dello sport si sono posizionati dietro la bara bianca della figlia, scortati da due pattuglie dei carabinieri. Dentro la struttura, senza telecamere e fotografi, un dolore immenso, tanta gente in lacrime e lunghi abbracci. In mezzo al parquet la bara della sedicenne, con tantissimi fiori, ma senza fotografie, come prevede il rito dei testimoni di Geova a cui la famiglia Luzzi appartiene. All’uscita, oltre alle migliaia di persone presenti, i genitori di Fabiana, sempre vicini al feretro, nell’ultimo viaggio verso la sepoltura.
“Tante sono le persone che sentono la sua mancanza. E’ un dolore indicibile”. Con queste parole il ministro dei testimoni di Geova, Salvatore Chiappetta, ha ricordato Fabiana nel corso del rito funebre. Chiappetta ha aggiunto: “Fabiana amava la vita, la sua famiglia e i tanti amici tra i testimoni di Geova ed in altri contesti”.
Ai funerali era presente anche Josefa Idem, ministro delle Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili. La Idem ha ricordato che nello stesso momento in cui si svolgeva il rito funebre, il Parlamento italiano stava approvando la “Convenzione di Istanbul” contro la violenza sulle donne.
“Con l’approvazione da parte della Camera dei deputati della ‘Convenzione di Istanbul’ contro la violenza sulle donne – ha detto il ministro – il nostro Paese manda un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica. Per una tragica coincidenza, il passaggio alla Camera del documento avviene proprio nel giorno dei funerali di Fabiana Luzzi. Vorrei che la famiglia di Fabiana e tutte le donne vittime di soprusi sentano il voto della Camera come una reazione efficace del governo e delle istituzioni ad ogni fenomeno di violenza di genere”.
(Foto Ansa)