Fabrizio Corona testimonial del compro oro, un lettore: “Ma non era in carcere?”

ROMA – Su La Gazzetta del Mezzogiorno è stata pubblicata la nota di un lettore indignato contro una pubblicità che vede Fabrizio Corona testimonial di un negozio di “compro oro”:

“Va bene che in questo Paese oramai vale tutto: ladri e soubrette in Parlamento, compravendita di voti, lauree vendute o millantate, concorsi riservati ad amici e parenti. I peggiori istinti, i peggiori sentimenti sono stati sdoganati. Tutto è lecito. Ma uscire di casa la mattina e imbattermi in questi cartelloni pubblicitari, davvero: è troppo. Mi riferisco ai nuovi manifesti di uno dei tanti negozi «compro oro» che è tornato a scegliere come testimonial Fabrizio Corona.

Lo aveva già fatto in passato, quando Corona era soltanto una specie di fotografo che passava la vita tra giornaletti, scandali e locali notturni. Nel frattempo questo pseudo idolo delle masse è finito in carcere dove sta scontando una condanna a circa 8 anni di carcere per svariate sentenze che si sono andate accumulando e per una lunghissima lista di reati dall’estorsione tentata e consumata alla detenzione di banconote false, dalla detenzione e ricettazione di una pistola alla corruzione fino alla truffa (credo non ci sia altro). E prima di finire in galera, sapendo bene cosa lo stava aspettando, si è reso latitante, fuggendo all’estero nel tentativo (non riuscito) di sottrarsi alla legge.

Mi domando: ma se quest’uomo è un delinquente (lo dicono i giudici e le loro sentenze, non certo io) è mai possibile che possa essere speso come icona promozionale di qualsiasi prodotto? Ma la legge lo consente? È come se uscendo di casa trovassi un mega cartellone con il volto di Savinuccio Parisi che fa la pubblicità ad un supermarket. La gente lo troverebbe normale? O forse la reazione popolare sarebbe tale da portare al sequestro di quei cartelloni? E mi domando ancora. ma sono l’unico? Sono soltanto io a indignarmi per questo carcerato venduto come un uomo di successo, o ci sono altri che hanno i miei stessi sentimenti?

Mi piacerebbe sapere se ci sono altri cittadini che davanti a quei manifesti hanno pensato che viviamo in un Paese che ha perso completamente il senso del pudore.”

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FIlippo Limoncelli