NEW YORK – C’è voluta un’équipe di quaranta chirurghi, ma alla fine Allison ed Amelie Tucker potranno vivere ognuna la propria vita. Hanno scampato il rischio di viverne una in due, legate come gemelle siamesi. O nessuna, se non fossero sopravvissute.
Le due bambine di 8 mesi di New York dovranno ringraziare i medici del Children’s Hospital of Philadelphia, l’ospedale pediatrico di Filadelfia.
Amelia ed Allison erano nate con un unico busto. Condividevano il diaframma, il pericardio, il fegato e la cavità toracica.
Sono entrate in sala operatoria unite, sono uscite dopo sette ore di operazione ognuna con il proprio corpo unico e separato.
Per l’Ospedale di Filadelfia era già ventunesima operazione di separazione di gemelli siamesi.
La madre di Amelila ed Allison, Shellie Tucker, aveva saputo solo alla ventesima settimana che le bambine che portava in grembo erano gemelle siamesi. Dal parto all’operazione, le due piccole erano sempre vissute in ospedale.
“Abbiamo fatto tutto quello che un genitore poteva fare, ha detto Shellie al New York Daily News, a questo punto dovevamo solo trattenere il fiato, sperare e pregare”.