VENEZIA – Luca Zaia, tweet di condoglianze con gaffe per Gianluca Buonanno, l’europarlamentare della Lega morto domenica pomeriggio in un incidente in auto a Gorla Maggiore (Varese).
Domenica pomeriggio, poco dopo aver appreso la notizia, il presidente della regione Veneto ha ricordato il compagno di partito con un tweet: due sole parole, ma con il nome sbagliato. Zaia, infatti, ha scritto “Ciao, Giancarlo”. Solo che Buonanno si chiamava Gianluca. Prima di essere rimosso e sostituito, il tweet con il nome errato è apparso per diversi minuti sul profilo ufficiale del governatore
L’INCIDENTE – L’europarlamentare della Lega Buonanno, 50 anni, è morto nel pomeriggio di domenica in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese). Buonanno, sindaco di Borgosesia (Novara), era a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo.
Attorno alle 16 l’auto con a bordo Buonanno e la moglie avrebbe tamponato una seconda macchina che era ferma a causa di un guasto sul tratto all’altezza del Comune di Gorla Maggiore, in direzione Varese. Il politico è morto a causa delle ferite riportate nell’impatto, mentre le altre persone sono rimaste ferite.
Deputato della Lega Nord dal 2008 al 2014, quando è stato eletto europarlamentare, Buonanno era uno degli esponenti più noti del Carroccio anche per le numerose provocazioni, a Montecitorio o in televisione, in cui aveva innescato feroci polemiche. Celebre, ad esempio, l’episodio che lo vide sventolare, il 1 aprile 2014, una spigola in Aula protestando contro il governo per la gestione della crisi dei migranti. Gesto che costò all’esponente leghista dieci giorni di sospensione e la perdita della corrispondente diaria, pari a 2.600 euro.
Qualche mese prima, nel dicembre 2013, plateali furono le sue proteste (con tanto di cartelli e perfino un forcone di cartone) contro il decreto legge salva-Roma. Il 4 febbraio 2014, invece, tornò alla ‘ribalta’ a Montecitorio con una nuova provocazione, mostrando le manette nel corso del voto sulla fiducia al governo in occasione del decreto carceri.
Ultima in ordine cronologico (era l’ottobre 2015), infine, la sua provocazione in tv in merito al dibattito, riaperto dalla tragedia di Vaprio d’Adda, sulla legittima difesa: Buonanno propose, da sindaco di Borgosesia, un contributo pubblico per i cittadini che avevano intenzione di acquistare un’arma. E per ‘rafforzare’ la sua iniziativa, mentre era in collegamento su Skynews, esibì una pistola. Il collegamento fu interrotto ma l’episodio scatenò un fuoco di polemiche inducendo lo stesso Matteo Salvini a prendere le distanze dal gesto dell’europarlamentare leghista.
(Foto da Twitter)