LONDRA – Nell’epoca delle intercettazioni che hanno fatto tremare l’impero di Rupert Murdoch, questa sembra una cosa da niente. Ma e’ sufficiente a sollevare interrogativi sull’etica dei tabloid, pronti a tutto pur di ottenere una storia o una fotografia. Un dipendente di Virgin Atlantic è stato costretto a lasciare il posto dopo che è stato scoperto a passare a un’agenzia di paparazzi informazioni sui vip che viaggiavano sui loro aerei. Tra i famosi c’erano i figli di Madonna, l’attore di Harry Potter Daniel Radcliffe e la principessa Beatrice.
A svelare la storia e’ stato il Guardian, venuto in possesso delle email inviate dal dipendente all’agenzia Big Pictures, contenenti i dettagli di viaggio di numerosi vip. Ora sia l’aerolinea di Sir Richard Branson che l’agenzia fotografica hanno aperto indagini interne per scoprire cosa esattamente sia successo.
Secondo i primi rilevamenti del quotidiano, le celebrita’ vittime del dipendente ‘amico’ dei paparazzi sarebbero state almeno 68, dai cantanti Robbie Williams, Rihanna e Cheryl Cole, alla moglie del calciatore Wayne Rooney Coleen fino a tutta una serie di personaggi televisivi britannici e a personalità note come Madonna con i figli, Gwyneth Paltrow, Scarlett Johansson e Daniel Radcliffe.
Dalle email si apprende che Big Pictures ha ricevuto la soffiata che ”i bambini di Madonna” avrebbero viaggiato da Heathrow a New York nel settembre dello scorso anno, mentre un’altra email elenca i piani di un viaggio alle Barbados dell’ex allenatore della nazionale inglese Glen Hoddle nel novembre scorso. Nel messaggio si legge inoltre: ”Ci sono molti ex calciatori su questi voli, vanno ad una gara di golf di beneficenza”.
In ancora un’altra email, il dipendente annuncia che il comico Sacha Baron Cohen (Borat e Bruno) e la moglie Isla Fisher avrebbero viaggiato da Heathrow a New York lo scorso anno e nota con sorpresa: ”Sono in classe economica!!”.
In un comunicato, Virgin si è cosparsa il capo di cenere e dichiarando di considerare la questione ”estremamente grave” e di essere ”profondamente dispiaciuta per la preoccupazione che questa storia puo’ aver causato agli individui coinvolti”. E si legge: ”La sicurezza delle informazioni relative ai nostri passeggeri e’ una nostra priorita’ e abbiamo regole molto severe per proteggerla. L’incidente in questione riguarda otto voli prenotati nel 2010 e siamo in contatto con tutte le persone colpite”.
(Foto LaPresse)