MANGARATIBA – Mondiali 2014, per Andrea Pirlo la coppa sarà degli azzurri. Quello del Brasile è il terzo mondiale del regista juventino, che ha appena firmato per altri due anni. Questa potrebbe essere la sua ultima volta con la maglia azzurra. Non vuole essere chiamato per restare in panchina. Anche se ammette che se ci fosse bisogno potrebbe farci un pensiero.
In ogni caso punta in alto:
“L’obiettivo deve essere il massimo. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo. Dopo Brasile 2014, un sogno per tutti i calciatori, come ho annunciato lascerò la nazionale per dare spazio ai giovani”.
In conferenza stampa Pirlo ha parlato anche del rinnovo con la Juventus:
“Sono contento di continuare la splendida avventura, speriamo che i prossimi due anni siano come i primi tre. Ma ora l’obiettivo è la Champions. Il centrocampo con Marco Verratti e il doppio play? Stiamo provando questa soluzione con un centrocampista bloccato più due registi liberi di creare in giro per il campo evitando di dare punti di riferimento agli avversari. La soluzione del 4-1-4-1 ci piace, la convivenza con Verratti è semplice: chi sa giocare non ha problemi a convivere”.
Pirlo plana sul mondiale quasi fosse una delle sue punizioni: le vedi partire, ti sembra di avere capito dove finiranno, inoffensive, e invece improvvisamente diventano imprevedibili e devastanti. Pareva al passo d’addio, il più brasiliano dei giocatori italiani, l’uomo che si prese la standing ovation del Maracana e oggi dopo avere ufficializzato il prolungamento di due anni del contratto con la Juventus ha catturato persino il deferente omaggio di Juninho Pernambucano, ex mago dei calci da fermo della Selecao.
“Mi sono emozionato molto”.
(Foto Lapresse)