ROMA – Si fa chiamare Jacque LaMerde e posta foto di piatti che paiono nouvelle cuisine, in realtà sono scarti o junk food messi su di un piatto in modo creativo. Ma i suoi 43mila seguaci su Instagram non devono essersene accorti, o quantomeno apprezzano, considerati i commenti e i cuoricini che gli mandano sul social network.
Nell’era degli chef-star l’utente che si cela dietro allo sprezzante nome di “Giacomo la merda” ha avuto gioco facile ad ironizzare sui più o meno improvvisati cuochi stellati. Se Carlo Cracco si permette di dire che l’amatriciana si fa con l’aglio, avrà pensato Jacques, anche patatine e ovetti kinder possono essere consacrati ad ingredienti di alta cucina.
L’effetto, almeno in foto, è lo stesso di piatti usciti dai migliori ristoranti. O dai migliori talent show.