Le foto del topless di Janet Jackson durante il Superbowl del 2004 (foto Ap/LaPresse)
WASHINGTON – La Corte Suprema degli Stati Uniti, dovrà decidere sul seno nudo di Janet Jackson, mostrato ad almeno 90 milioni di telespettatori (tra cui otto milioni di bambini tra i 2 e gli 11 anni) durante l’esibizione nell’intervallo del 2004 del Superbowl. L’amministrazione Obama ha infatti chiesto alla Corte di rivedere la decisione della Federal Comunications Commission di multare la Cbs con oltre 500mila dollari per aver trasmesso l’evento, e quindi di sospendere la multa.
Nel novembre scorso, la Corte d’appello di Philadelphia aveva annullato quella sanzione amministrativa. Ora, attraverso il Solicitor General, il governo americano ha presentato ai giudici supremi la richiesta di valutare lo strip parziale di Janet Jackson, come “nudità fugace” e non come “gravemente indecente”.
Secondo la richiesta del governo, va insomma confermata la sentenza d’appello e rivista definitivamente la condanna da parte della Fcc, l’agenzia federale che agisce come regolatore a tutela dei consumatori: si tratterebbe quindi di applicare una sorta di depenalizzazione nei confronti della Cbs, che porterebbe a decurtare l’entità della sanzione.
La Cbs e la lega nazionale del football americano si erano scusati per l’iniziativa della cantante, sottolineando di essere stati tenuti all’oscuro. La Jackson aveva ammesso di avere agito di sua iniziativa, d’accordo con Justin Timberlake che l’aveva accompagnata nello scatenato duetto.