ROMA – Julia Pastrana, passata alla storia come la donna più brutta del mondo, sfruttata e d esibita in varie mostre tra Europa, Stati Uniti e Canada, finalmente tornerà a casa, in Messico dove sarà sepolta a Sinaloa de Leyva.
Julia Pastrana, vittima del mondo e di una malattia rara che aveva ricoperto il suo corpo di peli, dopo la morte era stata conservata in un deposito dell’Istituto di ricerca di Oslo. Adesso tornerà in Messico grazie all’impegno dell’artista Laura Anderson Barbata.
“Sentivo che Julia aveva il diritto di riacquistare la propria dignità – afferma Barbata al NY Times – Il mio sogno adesso si è realizzato. Riportare Julia in Messico”
Ecco la tormentata storia di Julia Pastrana. Nata in Messico nel 1834 e vittima di due malattie rare tra cui l’ipertricosi congenita terminale e l’ iperplasia gengivale, Julia viene venduta nel 1854 ad un amministratore della dogana messicana che iniziò ad esporla in tutto il mondo. Mentre era a NY si sposò con il suo futuro manager, Theodore Quaresima. Nel 1859 rimase incinta, suo figlio però ereditò le sue malattie e morì soltanto 35 ore dopo la nascita. Julia morì per complicazioni legate al parto a soli 26 anni.
