TOLOSA (FRANCIA) – Un blitz delle teste di cuoio ha messo fine all‘incubo di Tolosa. Dopo 32 ore di assedio, gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento di Mohammed Merah, l’estremista franco-algerino che è morto lanciandosi dal balcone per tentare la fuga durante una furiosa sparatoria com gli agenti.
Il caso che ha tenuto la Francia con il fiato sspeso era iniziato nel sangue l’11 marzo scorso, quando Merah uccise il primo dei tre paracadutisti da lui assassinati, e si èconcluso nel sangue. In tutto sono sette, compresi tre minorenni davanti alla scuola ebraica, le vittime mietute da questo 24enne esaltato il cui unico rammarico era stato quello di non essere riuscito a fare più morti. Un giovane capace nel 2010 di passare in pochi mesi da un fallito tentativo di arruolamento nella Legione Straniera ai viaggi clandestini in Afghanistan e in Pakistan, per addestrarsi al terrorismo nei campi di Al Qaeda.
La decisione del blitz è stata presa in mattinata, quando ormai era chiaro che l’integralista non si sarebbe mai arreso, e l’azione è scattata alle 10,30 del 22 marzo, con il lancio di granate accecanti e di gas paralizzanti. I tre agenti del Raid, le forze speciali del ministero dell’Interno, sono entrati dalla porta e dalle finestre. Uno di loro è stato ferito a un piede, gli altri due sono rimasti leggermente sotto choc. Durante l’irruzione l’omicida, che si era nascosto in bagno, si è scaraventato fuori sparando a ripetizione e con veemenza. “Merah è saltato fuori da una finestra con una pistola ancora in mano, sempre continuando a fare fuoco”, pois si è lanciato dal balcome e “è stato trovato morto al suolo”, ha concluso il ministro. E’ probabile che sia morto per gli spari degli agenti e non per la caduta.
Il presidente Nicolas Sarkozy si è subito congratulato con inquirenti e forze speciali per l’epilogo della vicenda, e ha ammonito che la Francia “sarà implacabile nel difendere i propri valori, e non tollererà indottrinamenti né condizionamenti ideologici sul proprio territorio”.
Tuttavia ha lanciato un appello a evitare ritorsioni contro la comunità musulmana: “I francesi devono superare la loro indignazione. I nostri connazionali musulmani non hanno nulla a che fare con questa storia, non bisogna fare confusione”. Da oggi la campagna per la presidenziali di maggio può riprendere, con Sarkozy in leggera rimonta nei sondaggi.
Le immagini delle teste di cuoio che si preparano ad effettuare il blitz (foto Ap/LaPresse):












