L’attore Henry Winkler in Italia: “Ero dislessico, poi sono diventato Fonzie”

CREMONA – ”Mi dicevano che ero stupido e pigro, che non avrei mai combinato niente”. Invece è  diventato Fonzie di Happy Days, quello che aveva le donne che pendevano dalle sue labbra, quello che il jukebox lo azionava con un pugno, quello che ‘Heeey!’.

Fonzie, all’anagrafe Henry Winkler, a 31 anni ha scoperto di essere dislessico. Da quel giorno l’attore è diventato scrittore di libri per ragazzi con difficoltà d’apprendimento.

Oggi 16 maggio, questi libri li ha presentati a Crema (Cremona). Ed è  esplosa la Fonzie-mania. Accompagnato dai titolari della Uovonero – la casa editrice cremasca che pubblicherà tutti i suoi libri in Italia – e dal traduttore, Winkler è arrivato in città nel pomeriggio. Ha fatto visita al polo di neuropsichiatria infantile ‘Il tubero’ dell’Anffas, quindi in serata ha parlato in municipio.

Se la forma è ancora quella di un tempo nonostante i 67 anni, il look e i modi di fare sono decisamente cambiati: al posto del giubbotto di pelle, una giacca classica blu su camicia salmone. E’ un profilo più consono al ruolo che Winkler sta rivestendo da dieci anni a questa parte: quello di prova vivente che qualsiasi traguardo è possibile, se ci si crede per davvero.

”Io non sono speciale – ha detto l’attore – non sono migliore di nessuno di voi. Da bambino avevo grandi difficoltà a leggere, a scrivere, a imparare. I miei genitori mi chiamavano ‘cane scemo’. Ma io volevo fare l’attore, e quel sogno l’ho tenuto bene a mente ogni giorno della mia vita. Alla fine ci sono riuscito. Per cui fate come me, inseguite i vostri sogni: se vi impegnerete al massimo, prima o poi si realizzeranno”.

Il messaggio è stato applauditissimo dal folto pubblico che non hanno voluto perdersi il passaggio a Crema di uno dei più grandi miti televisivi. All’epoca di Happy Days riceveva 50mila lettere alla settimana dalle ammiratrici. ”Ma il regalo piùbello che ho ricevuto – ha rivelato – è stata una targa di metallo con la scritta: ‘Se lo vuoi davvero, non è un sogno’. Se oggi sono qui, è grazie a quella frase”.

Prima di Crema, Fonzie, mercoledì 15 maggio ha presentato il libro alla Feltrinelli di Milano. Le foto de LaPresse

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Lorenzo Briotti