ROMA – Correva l’anno 1998, Laura Boldrini, laurea in giurisprudenza e tesserino da giornalista, viene assunta in Rai come assistente alla produzione di Cocco (fonte davidemaggio.it), un varietร condotto daย Gabriella Carlucci con la regia di Francesco Pingitore. Ragazze provocanti, vestiti succinti, slogan-tormentone, un gruppo di ballo e un gruppo di modelle, le “Spogliatelles” e le “Babร ”. Passano gli anni, la Boldrini fa carriera, diventa presidente della Camera e si “trasforma” in rappresentante austero in difesa del “corpo” della donna
โLโItalia รจ tappezzata di manifesti con donne discinte e ammiccanti. Tutto si vende attraverso il corpo delle donne.ย In tv i modelli sono quelli della casalinga o della donna seminuda. Da lรฌ alla violenza, il passo รจ breve. Se da donna passi a oggetto, il messaggio รจ chiaro di un oggetto puoi fare quello che vuoiโ.
Prima Davide Maggio, poi Striscia trovano i Vhs del programma e scovano nella sigla anche il nome di Laura Boldrini
ย Antonio Ricci&Co decidono di sfruttare la notizia e Staffelli, casco e tapiro alla mano, prova a consegnare il premio al presidente della Camera domandando: “Non pensa che la sua battaglia per i diritti e lโimmagine della donna sia poco coerente con il suo lavoro a Cocco”. “Incoerente sarร lei” risponde, seccata, la Boldrini prima di sfruttare le guardie del corpo per allontanare Staffelli e tapiro.