ROMA – I peggiori d’Europa, secondo Libero, l’Italia, da quando Berlusconi non è più al governo, è diventata la peggiore d’Europa in tutte le classifiche, dalla disoccupazione alla produzione industriale. Tutta colpa di Letta e Monti? Per Fosca Bincher non c’è dubbio: “Il raffronto Italia- Ue17 spiega che responsabile del declino di Roma non è stato affatto il ciclo economico (che ha colpito anche tuttiglialtri), malarispostafornita dai governi italiani a quel ciclo. Sono state clamorosamente sbagliate tutte le medicine fornite, che hanno fatto aggravare il paziente mentre fuori dai confini la febbre veniva alleggerita”.

Ecco uno stralcio dell’articolo:
Vediamo i segni inequivocabili di questi errori di politica economica. Una delle debolezze dell’Italia era il debito pubblico troppo grande rispetto al Pil. Alla fine del 2011 la forbice su questo indicatore fra Italia e area dell’eu – ro era di 32,8 punti percentuali. Al termine del governo Monti invece di essere ridotta la distanza è salita a 38,1 punti percentuali. Nei primi 3 mesi del governo Letta è cresciuta ancora: 39,9 punti percentuali. Con il fiscal compact incombente è come avere aiutato il suicidio di tutto il Paese. Altro indicatore: la produzione industriale. Durante tutto il 2011 il risultato italiano è stato identico a quello della media Ue17: nessuna differenza. A fine 2012 l’Italia era lontana 0,8 punti da quella media. A marzo 2013 la differenza era ancora più sensibile: 1,8 punti. A settembre 2013 la strada persa dagli altri si è fatta drammatica: l’Italia arrancava dietro di 4,1 punti. Anche qui i due governi hanno peggiorato sensibilmente la situazione economica rispetto ai principali paesi alleati, che sono anche economie concorrenti. Ma il dato più drammatico è stato quello della disoccupazione.
Era l’unico indicatore italiano migliore (salvo che per quella giovanile) della media dei paesi dell’euro. Il dato generale di disoccupazione italiano era migliore di 2 punti rispetto alla media a giugno 2011 e ancora migliore di 1,20 punti a dicembre 2011. Unanno dopol’Italia aveva solo più 0,50 punti di vantaggio rispetto alla media dell’area euro. A fine settembre 2013 c’è stato il sorpasso negativo: il tasso di disoccupazione italiano è salito al 12,50%, quello medio dell’area dell’euro è al 12,20%. Stessa cosa è accaduto sulla disoccupazione femminile: alla fine del 2011 in Italia era meno grave che nella media degli altri Paesi (10,50% contro il10,90% dell’areaeuro). Il 30 settembre scorso la disoccupazione femminile Italia era al 13,20%, quella media di Eu17 al 12,30%: quasi un punto migliore. Quella giovanile fra il giugno 2011 e settembre 2013 in Italia è cresciuta dal 27,70% al 40,40%.
Nell’area dell’euro dal 20,50% al 24,10%. La forbice era negativa per l’Italia di 7,2 punti percentuali, ora lo è di 16 punti percentuali: la distanza fra Italia e altri Paesi è più che raddoppiata. Il raffronto Italia- Ue17 spiega che responsabile del declino di Roma non è stato affatto il ciclo economico (che ha colpito anche tuttiglialtri), malarispostafornita dai governi italiani a quel ciclo. Sono state clamorosamente sbagliate tutte le medicine fornite, che hanno fatto aggravare il paziente mentre fuori dai confini la febbre veniva alleggerita. E il dramma vero è che i medici in sella non sono disposti a chiedere scusa e cambiare immediatamente cura. Insistono pervicacemente nell’errore.
