LIVORNO – Livorno invasa dai rifiuti. Il Pd accusa il sindaco, Luigi Nogarin, del Movimento 5 stelle. E il leader pentastellato Beppe Grillo, dal suo blog punta il dito contro il centrosinistra, che ha governato prima di Nogarin.
Motivo del contendere, la protesta degli operatori ecologici dell‘Aamps, la municipalizzata dei rifiuti di Livorno, al 100% in mano al Comune. L’azienda è ad un passo da una procedura prefallimentare, con 42 milioni di euro di debiti, 26 di crediti non riscossi, 500 posti di lavoro a rischio tra spazzini e operatori dell’indotto.
Nogarin aveva promesso una ricapitalizzazione, ma ha poi deciso di proporre il concordato preventivo, passando la questione ai giudici e facendo scattare la protesta degli spazzini, che hanno lasciato la spazzatura sui marciapiedi.
Così adesso il Pd accusa gli amministratori Cinquestelle di essere “inadeguati” e la giunta di Nogarin di aver difficoltà nella gestione dei rifiuti. E il blog di Grillo sostiene che a Livorno lo stesso Pd non avrebbe fatto pagare per anni la tariffa sui rifiuti e che adesso, che non governa più al Comune, le banche hanno chiuso i rubinetti all’azienda municipalizzata che si occupa di igiene ambientale. Per il sindaco e la sua giunta un accerchiamento, che si può spezzare solo con una decisione clamorosa: chiedere per l’azienda municipalizzata Aammps il concordato preventivo.
Scrive Grillo sul blog:
“Quella di A.AM.P.S., azienda di gestione dei rifiuti del Comune di Livorno, è una pentola che non deve essere scoperchiata e in molti nel Pd non dormono sonni tranquilli di fronte alla prospettiva di portare i libri contabili in tribunale. Il Pd a Livorno non si è preoccupato di riscuotere la tariffa rifiuti per anni, tanto a tenerla in vita c’erano le banche, come il Monte dei Paschi. Istituti di credito che, col M5S ad amministrare, hanno chiuso i rubinetti. E’ per questo che l’amministrazione 5 Stelle ha ereditato dal Pd 42 milioni di euro di debiti. Il sindaco Nogarin aveva due opzioni: ricapitalizzare l’azienda, sottraendo al bilancio quasi 11 milioni di euro di qui a fine 2016, gravando sui servizi essenziali e tagliando in maniera pesante, anche da un punto di vista occupazionale” oppure “in alternativa avviare un concordato preventivo in continuità per risanare l’azienda attraverso l’intervento dei commissari e garantendo al massimo i creditori, i posti di lavoro di tutti e i loro stipendi. Si è puntato sulla seconda opzione”.
“Il movimento di Grillo è tutto chiacchiere e distintivo, fuori dal blog le incapacità amministrative risultano evidenti”, attacca il senatore pd Andrea Marcucci, mentre per Pina Maturani, vicepresidente del gruppo PD del Senato “la verità è che M5s sono assolutamente incapaci di governare e dove esercitano ora questa responsabilità vengono addirittura fischiati dai cittadini”.
(Foto Lapresse)







