MILANO – Regione Lombardia: il Movimento 5 Stelle vota contro la sospensione dei rimborsi ai gruppi consiliari. Il governatore Roberto Maroni ironizza: “Grillini, come si cambia”. Ma Eugenio Casalino, segretario M5s dell’Ufficio di presidenza, spiega il motivo del suo voto: “Pd, Pdl e Lega ci volevano fregare”.
In pratica l’ufficio di presidenza aveva proposto di bloccare i fondi per i nuovi gruppi consiliari (cioè quelli entrati in Regione nel 2013 dopo le elezioni). Tra cui Movimento 5 Stelle, Lista Ambrosoli e Lista Maroni. Casalino, come detto, ha votato contro la sospensione.
Il tweet di Maroni
Maroni su Twitter: “Lombardia: rimborsi, M5S, no sospensione per nuovi gruppi. I grillini avevano giurato di rinunciare ai soldi pubblici: come si cambia…”.
La Corte dei Conti aveva chiesto la restituzione di 500mila rimborsi “spesi illegittimamente” durante la scorsa legislatura: si trattava di rimborsi ottenuti senza la presentazione degli scontrini. Lo scandalo aveva colpito anche Nicole Minetti (consigliere Pdl nella scorsa legislatura)
I portavoce e consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle dopo essersi ridotti lo stipendio, dopo aver rinunciato a oltre due milioni di euro di rimborsi elettorali e dopo aver rendicontato puntualmente quanto speso fin qui sono persino disposti a pagare le conseguenze degli illeciti compiuti dagli altri gruppi politici nella scorsa legislatura.
Questo non sembra valere per Pdl, Pd e Lega che continueranno a disporre di stipendi d’oro e rimborsi elettorali. Insomma lo stop ai rimborsi così come deciso in tutta fretta è solo uno specchietto per le allodole che non risolve il problema e sembra un maramaldesco tentativo della maggioranza trasversale (Pd, Pdl, Lega) di vendetta politica nei confronti del M5S.