ROMA – Sulla pagina Facebook de “Il blog di Paolo Franceschetti”, spunta il caso di una signora, che spiega come abbia ricevuto una perquisizione domiciliare e una richiesta di comparizione dalla polizia per aver inviato un sms a una radio romana, nel quale sosteneva che, a commento dell’ormai famoso attacco di Luigi Preiti a Montecitorio, “non bisogna sparare ai carabinieri, ma ai politici, con ogni mezzo”.
Il racconto della donna:
Stavo mangiando l’ultimo spicchio di arancia quando mi sento citofonare:Polizia! Apro, salgono su 3 uomini e una donna e si piazzano davanti alla porta e alle mie rimostranze continuano ad avanzare, entrano, continuo a rimostrare, e loro mi minacciano dicendo che se non do loro il mio documento di identità mi portano in Questura. Continuo a protestare, ma non desiderano che io strilli, perchè si vuole fare tutto in silenzio, così non disturbiamo la pace domenicale dei vicini. Mi dicono di non mettere loro addosso le mani solo perchè appoggio la mia mano sul braccio, mi dice il funzionario spazientito che devo seguirli in ufficio (via Genova)…io rispondo, bene! esco in manette col pigiama….!
Il commissario telefona al magistrato e questo dice ma si, perquisizione e sequestro cellulare….E tutto ciò avviene sotto i miei occhi allibiti…..verbali, perquisizione di camere, bagno e cucina, armadi e cassettiere…e dulcis in fundo sequestro del mio cellulare. Alla domanda quale reato ho commesso: nessuno! Il magistrato vedrà se nel suo cellulare ci sono motivi di incitamento alla violenza!eh??? La donna mi fa, sa, perchè sapevamo che lei non è pericolosa, altrimenti la portavamo direttamente in ufficio….Tutto questo in una domenica di aprile, nella casa di una cittadina italiana.
P.s. il messaggio non è stato letto alla radio, né nessuno poteva visualizzarlo se non i conduttori e il regista…