BELLUNO – Un risveglio senza elettricità per gli abitanti e i turisti di Cortina, Cadore e altre aree del Veneto vicine alle Dolomiti la mattina del 27 dicembre. Da oltre 24 ore sono molte le città ormai senza luce a causa della tempesta di Natale, che ha portato forti nevicate e disagi. A Cortina l’energia elettrica viene garantita dall’uso di gruppi elettrogeni d’emergenza e i cellulari funzionano a singhiozzo.
Mauro Longo, comandante dei vigili del fuoco di Belluno, ha partecipato ad una riunione in prefettura e si prepara a coordinare una serie di sopralluoghi aerei sulla zona che saranno effettuati nella mattinata del 27 dicembre dai vigili del fuoco e dai tecnici di Enel e Terna per verificare i danni sulle linee elettriche. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione.
Impossibile al momento dire quando la situazione tornerà alla normalità. Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi nella notte per rimuovere alberi che ostruivano le sedi stradali e portare gruppi elettrogeni in stalle o case vacanze con disabili. A Cortina si sta riattivando stamane il secondo gruppo elettrogeno fisso e si sta predisponendo l’installazione di gruppi elettrogeni mobili per alimentare le frazioni e i paesi limitrofi.
Una notte senza elettricità per chi si trovava già nel centro turistico ed è stato avvolto da un’atmosfera d’altri tempi, senza rumori, ma con molti disagi dovuti alla quasi totale mancanza di generatori elettrici. La corsa all’accaparramento di torce, di pile, legna e di candele alla centrale Coperativa, unico spaccio aperto grazie a un proprio generatore, è durata poche ore perché i prodotti sono stati presto esauriti.
Centinaia coloro che impossibilitati a raggiungere gli alberghi prenotati hanno preferito girare l’auto e tornare a casa. Peggio era andata ad una ventina di turisti bloccati nelle loro otto auto la notte scorsa tra passo Falzarego e Valparola e ‘salvati’ dai vigili del fuoco.
(Foto Ansa)