Mandzukic, braccio teso come esultanza: guarda la foto

Mario Mandzukic esulta con il braccio teso (LaPresse)

MONACO DI BAVIERA – Un braccio teso e un saluto militare per celebrare un gol. Così il croato Mario Mandzukic e lo svizzero di origini kosovare Xherdan Shaqiri dopo la rete del momentaneo vantaggio del Bayern Monaco nella sfida di sabato scorso contro il Norimberga, terminata poi 1-1.

Dopo avere sbloccato il risultato nei primi minuti del match Mandzukic si è rivolto ai tifosi del Bayern con il gesto inequivocabile del braccio teso, mentre l’accorrente Shaqiri ha festeggiato effettuando il saluto militare. La stampa serba ha letto nella doppia esultanza un omaggio ai generali croati Ante Gotovina e Mladen Markac, condannati nel 2011 per crimini di guerra e contro l’umanità e poi assolti la scorsa settimana in appello dal tribunale dell’Aia. Mandzukic ha poi fatto sapere attraverso l’ufficio stampa del Bayern che non vi era nulla di politico dietro il suo gesto e che stava solo celebrando il gol “salutando la Croazia e i tifosi”.

Il quotidiano croato Vecernji List riporta però un virgolettato di Ivan Cvetkovic, agente dell’attaccante, che si dice “orgoglioso di Mario e entusiasta di come ha celebrato il gol, unendosi alla gioia di tutti i croati per il ritorno dei nostri generali”. “Non c’è assolutamente niente di vero in questa storia, come entrambi hanno spiegato”, ha affermato il presidente del club Karl-Heinz Rummenigge.

“Io non so cosa stesse cercando di dire, ma non bisognerebbe dare tutte queste interpretazioni”, gli ha fatto eco Uli Hoeness. Ma la stampa serba non e’ stata tenera nei confronti di Mandzukic. “Un numero significativo di atleti ha usato il verdetto dell’Aia per umiliare la Serbia con celebrazioni non appropriate”, ha scritto il quotidiano Blic commentando l’episodio. Ancora più esplicito il Glas Javnosti, secondo cui il gesto di Mandzukic era “un saluto nazista per Gotovina”.

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FIlippo Limoncelli