Manifesto Modena: Adozioni bimbi da parte di gay? Schiavitù

MODENA – “Adozioni di bimbi da parte di gay? Forma di schiavitù”. A Modena esplode la polemica per una serie di manifesti affissi dal gruppo consiliare di Area popolare che fa capo a Carlo Amedeo Giovanardi. Nei manifesti, sopra e sotto l’immagini relativa all’asta degli schiavi, è scritto a caratteri cubitali: “I bambini non si comprano, i bambini non si vendono No a nuova forme di schiavitù No al matrimonio gay”.

Indignata la reazione della deputata modenese del Partito Democarito Giuditta Pini: “Viviamo in una fase davvero difficile, piena di tensioni in cui è davvero poco utile suscitare paure che non hanno ragione di esistere. Bisognerebbe contribuire ad una discussione serena che non fomenti l’odio e l’integralismo. Questo manifesto va in direzione esattamente opposta”. E ancora: “I manifesti affissi oggi nel Comune di Modena firmati dal gruppo consiliare di Area Popolare sono qualificabili con un solo aggettivo: ignobili”. La replica di Carlo Giovanardi: “La verità evidentemente fa male. L’onorevole Giuditta Pini fa finta di non sapere che con l’ignobile pratica dell’ ‘utero in affitto’ i bambini vengono sottratti a chi li ha partoriti dopo nove mesi di gestazione, anche se la madre che ha firmato il contratto di compravendita del figlio ha cambiato idea”.

Il manifesto: “Adozioni di bimbi da parte di gay? Forma di schiavitù”
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Gianluca Pace