CLUSONE (BERGAMO) – L’agenzia LaPresse pubblica le foto dell’abitazione di Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto killer di Yara Gambirasio. Nelle foto si vedono i carabinieri che consegnano alcuni documenti alla suocera di Massimo Giuseppe Bosetti, Bolis Adelina.
Il giorno dopo l’arresto di Massimo Bossetti, scoppia intanto la polemica tra la procura di Bergamo e il ministro dell’interno Angelino Alfano sulla diffusione della notizia. A cominciare è stato il procuratore capo orobico Francesco Dettori. “Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo – dice – anche a tutela dell’indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza”.
Immediata la replica del ministro: “Credo che il procuratore di Bergamo non ce l’avesse con me anche perché non ho divulgato dettagli, si dovrebbe chiedere invece chi ha inondato i mass media di una quantità infinita di informazioni. Certamente non è stato il governo”. “L’opinione pubblica – ha aggiunto – aveva il diritto di sapere ed ha saputo anche per essere assicurata”.
Nella tarda mattinata la controreplica di Dettori che getta un po’ d’acqua sul fuoco ma non arretra: “Non c’è nessuna polemica ma questa situazione non mi è piaciuta”. Venatura polemica anche da parte dell’ex ministro degli Interni, Roberto Maroni: “Se l’avrei fatto anch’io? Ci ho pensato quando ho visto la dichiarazione del procuratore di Bergamo, che voleva mantenere il riserbo sulla vicenda, a tutela della persona arrestata. Preferisco non commentare”.
Le foto della villetta in cui viveva Massimo Bossetti (LaPresse)
I luoghi di Yara Gambirasio (foto LaPresse)