ROMA – 1 novembre di maltempo in tutta Italia: una donna è morta a Gaeta. A Venezia l’acqua alta ha superato il metro di altezza. In Campania la situazione è critica sia nelle zone interne, ma soprattutto sulle isole.
GAETA – C’e’ anche una vittima per il nubifragio della notte scorsa. E’ una donna di 82 anni morta ieri sera a Gaeta (Latina) dove tra la zona di Vindicio e Canzatora c’e’ stato l’allagamento di numerose abitazioni. L’acqua, da quanto si e’ appreso, ha raggiunto un’altezza di un metro e mezzo. L’anziana, che era per strada con il marito, e’ stata travolta dalla violenza delle acque. Il corpo della donna e’ stato ritrovato dalla guardia costiera a distanza di qualche decina di metri. Il marito e’ rimasto invece incastrato tra una vettura e un albero e e’ stato ricoverato per ipotermia
VENEZIA – Il maltempo non risparmia Venezia: nella notte la marea ha raggiunto i 143 cm sullo zero mareografico. Alle 10, 20 i giovedì la nuova punta è stata di un metro e 38 cm. Poi la marea- spiegano dal centro maree del Comune – ha iniziato a calare; adesso i mareografi segnano un valore di 128. La previsione era 140, ma la massima ha anticipato un po’ i tempi, grazie anche al rialzo della pressione atmosferica. Da mercoledì Venezia «galleggia» su valori di 120; la minima di marea è stata di 117 cm.
CAMPANIA – Tra Napoli e provincia almeno un centinaio di interventi. È soprattutto il forte vento a determinare in queste ore disagi e a causare, in particolare, la caduta di alberi in strada e di cornicioni. Tredici, al momento, le squadre in strada: al momento si registrano solo danni ma nessun ferito nella zona ospedaliera di Napoli, ma anche a Pianura, a Monteruscello. Numerosi interventi inoltre a Castellammare di Stabia, Pozzuoli e Torre del Greco. Nessun collegamento, al momento, tra Napoli e le isole del Golfo. A causa del mare forza 5 e del vento (raffiche di venti nodi) stop sia per gli aliscafi che per i traghetti. Secondo quanto conferma la Capitaneria di Porto, l’unica tratta che è stata assicurata è quella da Ischia per Napoli con una nave-traghetto. I forti temporali della notte scorsa hanno causato diversi allagamenti anche nella zona dell’Agro Sarnese-Nocerino a nord del capoluogo. Dieci famiglie sono state costrette precauzionalmente ad abbandonare le proprie abitazioni a Nocera Inferiore. Come è accaduto anche a Sant’Egidio del Monte Albino e a San Marzano sul Sarno per gli allagamenti registrati soprattutto nei vani terranei. In via Vasca a Nocera Inferiore il torrente Solofrana, affluente del fiume Sarno, ha rotto gli argini. In queste ore i vigili del fuoco dei distaccamenti di Nocera e Sarno stanno operando nella zona per liberare dall’acqua i garage e le cantine.
LIGURIA – Da sabato una nuova perturbazione attraverserà il centro-nord dell’Italia. Intanto, resta in allerta di livello 1 fino a mezzogiorno la Liguria. Da giovedì mattina perrò è tornato il sereno sulla regione costiera e anche su Piemonte e Valle d’Aosta. Il maltempo permane invece sul litorale toscano e sulla Lombardia, dove piove, e sul Veneto, dove si registrano rovesci e temporali. In Liguria comunque resta preoccupazione per i versanti collinari saturi d’acqua: alto il rischio frane.
TRIESTE – La concomitanza di forti piogge con l’alta marea ha causato il non solito fenomeno dell’acqua alta a Trieste. Intere zone del centro, compresa piazza Unita’ d’Italia, strade limitrofe e parte delle Rive (il lungomare) sono state chiuse al traffico dai vigili urbani perche’ sommerse d’acqua, fino a un massimo di una decina di centimetri. Come e’ stato spiegato dagli stessi vigili urbani e dai vigili del fuoco, l’alta marea rallenta o addirittura impedisce il deflusso dell’acqua piovana attraverso tombini e fogne, che dunque resta in superficie, creando allagamenti, come e’ accaduto anche ad alcuni magazzini e scantinati. Bloccato anche il Canal Grande dove l’acqua e’ salita tanto da chiudere gli ingressi, sommergendo completamente gli archi dei ponti. Il livello del mare dovrebbe cominciare a calare intorno alle 10:30 e dunque la situazione normalizzarsi per la tarda mattinata o il primo pomeriggio.
CERVIA – Il maltempo che, nella notte, ha sferzato le coste della Romagna ha fatto registrare diversi danni sul territorio di Cervia-Milano Marittima. Intorno alle 4 – cosi’ riferisce la Capitaneria di Porto della cittadina romagnola – nel porto di Cervia le forti mareggiate e la marea salita in modo violento hanno provocato l’affondamento di un peschereccio. Nessuna conseguenza per il personale del natante: l’imbarcazione, infatti, era deserta. Sul posto, oltre agli uomini della Capitaneria di Porto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco impegnati nella attivita’ di messa in sicurezza, bonifica e recupero del carburante del peschereccio affondato nella notte che, nei suoi serbatoi, conteneva 300 litri di gasolio. Nonostante l’ingente quantitativo di carburante, e’ stato spiegato dalla stessa Capitaneria di Porto, non ci dovrebbe essere nessun problema per recupero e bonifica. Nessun disagio per le altre imbarcazioni ospitate nel porto di Cervia: visto il tempo, molti pescatori hanno rinforzato tutti gli ormeggi A Milano Marittima, dove sono in corso tutti gli accertamenti del caso, ”il mare, che e’ ancora molto forte – viene sottolineato dalla Capitaneria di Porto cervese – si e’ letteralmente mangiato, tre stabilimenti balneari; gli ultimi tre stabilimenti” tra Milano Marittima e Lido di Savio
LITORALE ROMANO – E’ stata una notte critica in alcune zone di Fiumicino a causa della pioggia e del forte vento, ma soprattutto per l’acqua del mare che ha inondato alcune abitazioni raggiungendo il metro e mezzo d’altezza. La mareggiata, che ha sferzato tutto il litorale, ha reso necessario, nella serata di ieri, l’allontanamento, per motivi di sicurezza, di otto famiglie, circa 25 persone in tutto, dalle abitazioni di via del Faro, comprensorio di Passo della Sentinella, alla foce del Tevere. Sono intervenuti i vigili del fuoco con anfibi e sommozzatori e la polizia. ”Si e’ reso necessario – afferma il sindaco Mario Canapini, che ha firmato un’ordinanza di sgombero – un intervento su via Scagliosi per far defluire verso la campagna l’acqua del mare che, con la spinta del libeccio, ha superato le scogliere frangiflutti provocando allagamenti in strada. Le famiglie stanotte hanno trovato ospitalita’ presso il Centro Catalani o familiari. Vediamo come va oggi: se l’acqua riesce a defluire, potranno tornare nelle abitazioni”. Anche alcune cabine elettriche sono state sommerse dall’acqua e per precauzione e’ stato interrotta l’energia elettrica. Altri allagamenti si sono verificati in alcune strade di Fiumicino e nella zona di Aranova. Il forte vento ha provocato la caduta di rami e di alcuni alberi.
SALENTO – Scantinati e campagne allagate, difficolta’ nella circolazione stradale, alberi abbattuti e un paio di sottopassi impraticabili. E’ il primo bilancio degli intensi acquazzoni, accompagnati dal forte vento, che nella tarda serata di ieri e la scorsa notte si sono abbattuti nel Salento. Numerose sono state le richieste di intervento fatte ai centralini dei vigili del fuoco come quella di una coppia di coniugi di Galatina la cui vettura e’ rimasta bloccata nel sottopassaggio di viale Leopardi, nel centro di Lecce, a causa del mancato funzionamento dei sensori che ne bloccano l’accesso in caso di forte pioggia. I vigili del fuoco sono intervenuti e li hanno tratti in salvo. Allagamenti, con gravi danni alle colture, sono segnalati soprattutto nel Sud Salento e in particolare a Taviano, Racale, Ugento, Alliste e Casarano. Registrati anche vari black out. In via Taranto, alla periferia del capoluogo, e’ infine crollata parte di una vecchia abitazione rurale disabitata.
LIVORNO – Ancora disagi per i collegamenti dal porto di Livorno con le isole a causa del maltempo. Anche stamani infatti, dopo il fermo di ieri, il traghetto ‘Rio Marina Bella’ in partenza da Livorno per l’isola di Capraia ha dovuto annullare la corsa prevista. Le condizioni meteomarine sono ancora molto impegnative: si parla di venti di 27 nodi con un onda, misurata al largo dell’isola di Gorgona dalla boa della Capitaneria di porto di Livorno, alta tre metri. Si decidera’ soltanto nel pomeriggio, sempre che le condizioni meteomarine migliorino, di far partire il traghetto e ristabilire quindi il collegamento con Capraia.