MILANO – Un uomo con jeans e una felpa scura e capelli corti. Un altro uomo con jeans e giubbotto di pelle nera. Sono i due potenziali testimoni dell’omicidio di Diego Preda, ucciso in via Mosè Bianchi a Milano il 21 novembre 2012. Ora la polizia li cerca: potrebbero aver incrociato l’assassino pochi secondi prima, o dopo, l’omicidio.
Un assassino ad oggi sconosciuto: un’esecuzione vera e propria come dimostrano le telecamere di sorveglianza in zona. Si vede Preda uscire dall’ufficio intorno alle 19,20. Un uomo con un cappuccio o un berretto lo insegue, pochi secondi dopo, fuori dalle telecamere, Preda rimane ucciso da un colpo di pistola alla nuca.
Nessun indizio rilevante, Preda aveva un solo precedente penale risalente al 1982, evidentemente non interessante ai fini dell’indagine. Ma vittima e assassino non erano isolati. Le telecamere riprendono in particolare questi due giovani uomini a pochi metri da Preda in quegli istanti. Uno dei due viene ripreso sulla banchina della metropolitana pochi minuti dopo. Ora la polizia vuole identificarli e sapere se magari, a distanza di due anni, si possa dare un nome all’assassino di Preda.



