WASHINGTON – Il mini shuttle americano X-37 B (nato come progetto Nasa, poi abbandonato e rilevato dal Pentagono) è in orbita da 500 giorni e nessuno sa perché e con quale missione. Lo hanno lanciato nel dicembre 2012 e dello shuttle, senza equipaggio, 5 tonnellate di peso, lungo 9 metri e con una piccola stiva, poco si sa con certezza. L’unica cosa che si sa con certezza è che l’Us Air Force non ha mai voluto specificare i compiti del mini shuttle, e che il Pentagono può decidere di farlo atterrare senza alcun annuncio pubblico. Da quando è stato lanciato lo shuttle si sono moltiplicate le ipotesi sulla sua missione, come racconta il Corriere della Sera:
1) Lo shuttle sorvola Paesi interessanti, come l’Iran, la Cina e la Corea del Nord, dunque sarebbe in grado di puntare eventuali antenne verso questi territori
2) Trasporta apparati per contrastare i satelliti spia avversari
3) Potrebbe impadronirsi dei satelliti
4) È un sistema per mettere in orbita carichi speciali
5) Racchiude una piattaforma per testare sensori e nuove tecnologie usate dall’intelligence nella ricognizione strategica.
Il primo lancio.
Il primo lancio risale ad aprile 2010, per terminare a dicembre dello stesso anno.
La Russia e l’hangar in Florida.
Secondo le ultime indiscrezioni la società che ha prodotto lo shuttle, la Boeing, starebbe costruendo un hangar al Kennedy Space Center, in Florida. E proprio i russi avrebbero mandato dello loro navi spia al largo delle coste americane per cercare di capire la funzione dell’hangar.
Lo shuttle e la Cina.
La rivista britannica Spaceflight, tempo fa avanzò l’ipotesi, poi smentita dagli americani, che l’X-37B fosse impegnato nell’osservazione del primo laboratorio spaziale cinese Tiangong-1.
Le foto: