MONTEFORTE IRPINO (AVELLINO) – “In pullman, domenica sera, erano sedute di fianco. Sembravano identiche.” Quando il pullman, sfondato il guard rail, è precipitato nel vuoto loro, Simona e Silvana Del Giudice (16 e 21 anni) si sono abbracciate. “Lo schianto ha sfigurato entrambe. Rendendole indistinguibili.” Silvana è morta. Simona è in coma.
Ieri (30 luglio) durante i funerali a Pozzuoli il fidanzato di Silvana (“Le avevo chiesto di sposarmi il giorno prima”) ha urlato a gran voce quando il prete ha sbagliato il nome (Simona al posto di Silvana) ha urlato: “Nella bara c’è la mia Silvana, non Simona.” Erano fidanzati da sei anni e quando il prete ha pronunciato il nome di Simona è andato su tutte le furie: “Hai sbagliato, dovevi dire Silvana. Non lo dovevi fare.” Pietro ha riconosciuto Silvana per i capelli rossi (“Se li era colorati cosi’ per me”).
“Sono andato anche dai carabinieri – ha raccontato Pietro – a dire che dovevano far correggere le informazioni sbagliate di ieri. Si somigliamo tantissimo, ma ti pare che non speravo con tutta l’anima che quel corpo senza vita non fosse di Silvana? E invece era il suo.”
Parole confermate anche dal direttore sanitario dell’ospedale Loreto Mare, Giuseppe Matarazzo: “Nel nostro reparto di rianimazione c’e’ Simona. I suoi parenti hanno detto che è lei.”
Silvana Del Giudice, l’intervista alla suocera
I volti irriconoscibili e straziati delle due sorelle (una morta, l’altra in coma) e la somiglianza impressionante (“Stessi occhi azzurri di Antonio, belle come mamma e papà”) confonde anche i parenti. Il nonno paterno, confuso, ha prima dichiarato “che la vittima fosse la più piccola Simona. Poi più tardi si è corretto, indicando Silvana come la vittima della tragedia. Ma ancora oggi durante il funerale la certezza che nella bara ci fosse Silvana non tutti l’avevano (fonte Cronaca Flegrea).
(foto Facebook)
