ROMA – Non è solo l’Audi di serie più veloce di tutti i tempi, ma è anche il primo modello ad essere stato pensato, progettato e sviluppato contemporaneamente alla variante da corsa. Parliamo della seconda generazione dell’Audi R8 e della sua ‘gemella’ per le competizioni in pista R8 LMS, già arrivata all’esordio sul gradino più alto del podio nella 24 Ore del Nuerburgring.
L’importanza che la Casa di Ingolstad attribuisce a questo modello sportivo – che nonostante il prezzo elevato (la nuova parte da 169.500 euro) è stato venduto nella prima generazione in ben 27mila esemplari – è sottolineata dal fatto che per la presentazione dinamica, organizzata in Portogallo tra Faro e l’autodromo di Portimao, si è mosso addirittura il numero uno del Gruppo Audi, Ruper Stadler, che l’ha provata in pista.
Offerta in due varianti con 540 e 610 Cv, la Audi R8 si distingue per una perfezione tecnologica e per un generosissimo ‘cuore’ V10 5.2 che hanno origini italiane, più precisamente emiliane.
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Scocca centrale in fibra di carbonio (collegata ad una struttura in alluminio) e motore 10 cilindri aspirato sono infatti gli stessi della Lamborghini Huracan, che con la nuova generazione della R8 condivide anche la fabbrica dei propulsori (Gyor in Ungheria) e quella di assemblaggio del telaio (Heilbronn in Germania). Due cifre sintetizzano le capacità della nuova Audi R8: nella versione Plus da 610 Cv l’auto scatta da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e raggiunge, in assenza di limiti, una velocità massima di 330 km/h.
Ma l’aspetto che più impressiona è la docilità di questo bolide e la sua capacità di assecondare le richieste del pilota. Non a caso consumi ed emissioni sono diminuiti del 13% grazie a tecnologie, come il sistema Cylinder on Demand (COD) che ai bassi carichi esclude una bancata di cilindri, la doppia iniezione (a seconda delle esigenze, inietta il carburante nella camere di combustione e nel condotto di aspirazione), lo Start&Stop e la funzione di veleggio che, se si toglie il piede dall’acceleratore oltre i 55 km/h, separa il motore dalla trasmissione.
Il pilota della nuova Audi R8 può così decidere con l’Audi Drive Select di sfruttare nella modalità Dynamic (o nella Plus con il pulsante Performance sul volante) gli elementi ‘racing’ come il cambio a doppia frizione S Tronic a sette rapporti dai passaggi di marcia fulminei, il differenziale meccanico autobloccante perfezionato, la nuova frizione a lamelle a regolazione elettroidraulica e la trazione integrale (ora dotata di raffreddamento attivo) che può ripartire la coppia liberamente tra gli assi arrivando fino al 100% davanti o dietro. Oppure, passando in Confort o Auto, può tranquillamente mettersi in viaggio verso l’ufficio o puntando ad una lontana destinazione turistica, certo di godere di una comodità rara in vetture da oltre 300 all’ora, di dotazioni interne (come l’Audi Virtual Cockpit con grafica 3D o i sofisticati sistemi di assistenza alla guida) e del navigatore MMI plus con MMI touch e visione del paesaggio nella mappa che sono analoghi a quelle di un’ammiraglia A8.