ROMA – La tre giorni di Barack Obama a Roma sarà tutt’altro che una passeggiata. Jammer per impedire ai telefoni cellulari di ricevere o trasmettere segnali, droni radiocomandati a disposizione e satelliti puntati sulle zone calde che da domani, 26 marzo, ospiteranno il presidente degli Stati Uniti.
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Scrive Riccardo Tagliapietra sul Messaggero:
Le misure di sicurezza della questura che ieri pomeriggio ha organizzato un tavolo tecnico per pianificare i servizi assieme alle altre forze dell’ordine (cui si affiancheranno quelle dei servizi segreti statunitensi e quelli italiani che sono in massima allerta) sono imponenti. Almeno sei zone rosse con una cortina impenetrabile, mille agenti e 50 uomini ombra: Campidoglio, Palazzo Chigi, Vaticano, Quirinale, Villa Madama, per l’incontro tra Obama e il premier Matteo Renzi e Villa Taverna ai Parioli, residenza dell’ambasciatore americano, dove abiterà Obama durante il soggiorno capitolino. Ma anche in tutto il centro storico scatteranno rigide misure di prevenzione. Vietato il traffico aereo sopra la Capitale da domani pomeriggio, fino a venerdì, quando il presidente americano in arrivo dall’Aja dove è in corso il vertice sulla sicurezza nucleare, ripartirà per gli Stati Uniti.
L’arrivo dell’Air Force One è previsto per domani pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino. Di lì il corteo presidenziale composto da 26 automobili blindate e 8 motociclisti, partirà alla volta di Roma. Non ci dovrebbero essere chiusure dell’arteria. Obama potrebbe anche arrivare in volo con l’elicottero dal Leonardo Da Vinci, soluzione che sarà decisa al momento a seconda delle necessità. In città, intanto, già da oggi cominceranno a essere rimossi i cassonetti e installati i divieti di soste nelle zone interdette, controlli anche ai tombini che saranno sigillati dalle squadre anti sabotaggio. I riflettori delle forze dell’ordine puntati anche su eventuali iniziative di protesta estemporanee (…)