FIUMICINO (ROMA) – Il presidente americano Barack Obama è arrivato a Roma. In ritardo rispetto al previsto, l’Air Force One, proveniente da Bruxelles, nella serata di mercoledì 26 marzo è atterrato allo scalo di Fiumicino.
L’Air Force One con a bordo Barack Obama si è fermato sul grande piazzale illuminato dai potenti fari dell’aerostazione merci, a un centinaio di metri dalla postazione transennata della stampa. Ben visibili sugli edifici circostanti i tiratori scelti della Polaria, mentre un elicottero controllava dall’alto tutta la zona. A rendere il servizio d’onore ai lati della scaletta, oltre la quale era stata stesa una guida rossa, due carabinieri in alta uniforme.
Il Presidente Usa è sceso velocemente la scaletta dell’aereo, proprio mentre cominciava a cadere una leggera pioggia. Poi le strette di mano con le personalità che lo attendevano: più lunghe sono sembrate quelle con il Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, ambasciatore Stefano Ronca, e con il Capo dell’Ufficio del Protocollo della Santa Sede, Mons. José Avelino Bettencourt.
Presenti anche gli Ambasciatori Usa a Roma, John R. Phillips, presso la Santa Sede, Ken Hackett e presso la FAO, David Lane, il nostro ambasciatore a Washington, Claudio Bisogniero, il presidente dell’Enac, Vito Riggio.
La permanenza in aeroporto di Obama si è protratta per pochi minuti: subito dopo il Presidente Usa ha preso posto sulla vettura superblindata a lui riservata, inserita nel lungo corteo composto da 26 auto blindate, tra le quali la vettura nera a led rossi e blu che serve ad illuminare il percorso e il mezzo speciale in grado di inibire il segnale dei cellulari durante il passaggio.
Pochi minuti dopo le 21,30 il corteo, scortato da numerosi mezzi delle forze dell’ordine italiane, dagli agenti delle forze speciali statunitensi e da 6 agenti motociclisti, ha lasciato l’aeroporto di Fiumicino diretto a Villa Taverna, dove Obama soggiornerà fino a venerdì mattina, quando lascerà Roma diretto in Arabia Saudita.
Rigide le misure di sicurezza all’aeroporto di Fiumicino. Già da alcuni giorni sono state “bonificate” non solo l’intera area della Cargo City, ma anche le strade del lungo corteo presidenziale diretto a Villa Taverna, e quelle limitrofe. Mobilitate le forze dell’ordine di stanza al ‘Leonardo da Vinci’, con pattuglie della Polaria, dei Carabinieri e della Finanza. Tiratori scelti sono appostati sulle terrazze delle aerostazioni e degli edifici che ospitano il settore delle merci, mentre a terra sono state predisposte pattuglie supportate da unità cinofile antiterrorismo. Meticolosi, sia da parte degli agenti della Polizia di frontiera che degli artificieri, sono stati i controlli di sicurezza a cui vengono sottoposti gli oltre cento tra giornalisti, cameramen e fotografi accreditati a seguire le fasi dell’arrivo del Presidente Usa, sia per quanto riguarda le ispezioni personali che le attrezzature.
Oltre l’aeroporto di Fiumicino, ad essere sotto assedio è il centro di Roma, tra i blindati delle forze dell’ordine con mille agenti in campo, le forze speciali italiane, le auto corazzate statunitensi e gli 007 della Casa Bianca che scortano il corteo presidenziale.Il dispositivo di massima sicurezza per la visita di Barack Obama a Roma è scattato. Obama nella mattinata di giovedì 27 marzo incontrerà verso le 10 Papa Francesco. Quindi, i colloqui con Napolitano e Renzi. Infine la visita al Colosseo.
Domani, in occasione della visita di Obama al Colosseo, il Foro romano e il Palatino chiuderanno anticipatamente alle 13. Poi ci saranno le bonifiche degli artificieri all’interno e fuori dal monumento, seguite dall’arrivo del presidente, che sarà accompagnato anche da un archeologo nel suo tour all’interno dell’Anfiteatro Flavio. Ad essere mobilitato è anche il Policlinico Gemelli, “pronto per rispondere efficacemente a qualsiasi emergenza sanitaria anche di tipo non convenzionale”. Il Piano di Soccorso per Emergenza prevede massima allerta di tutti i servizi, area di trattamento per eventuali attacchi di natura chimica e dotata di tenda per decontaminazione oltre procedure di isolamento ed assistenza in caso di contaminazioni biologiche.
Ma a farsi sentire è anche il fronte della protesta. Già mercoledì mattina, sono comparsi alcuni manifesti in centro a Roma contro la visita del presidente Usa nella Capitale. I manifesti sono siglati da una serie di movimenti di estrema destra, tra cui quello del Movimento sociale europeo e recitano: “Roma sta con Putin. Obama ospite indesiderato”. Domani (goverdì 27 marzo) alle 16 è inoltre previsto un sit-in ‘anti-Nato’, annunciato dai Cobas e movimenti antagonisti, che si svolgerà a Via Veneto, a circa 100 metri dall’Ambasciata statunitense.
Le immagini dell’atterraggio di Barack Obama all’aeroporto di Fiumicino e dei controlli in città (LaPresse)