ROMA – Oscar Pistorius in aula si tappa le orecchie mentre depone in chiave di testimone Joahn Stipp, medico e vicino di casa di Pistorius, uno dei primi ad arrivare sulla scena del delitto quel 14 febbraio 2013.
Pistorius, durante la quarta udienza del processo in cui atleta paralimpico sudafricano è imputato per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp appare disperato e si copre il volto con le mani, poi s tappa le orecchie come se volesse non sentire.
“Quando sono entrato in casa era inginocchiato vicino a Reeva, piangeva e pregava Dio di lasciarla in vita” ha raccontato Stipp. L’atleta, in mano stringeva un rosario.
(Foto Ap/LaPresse)