HURRICAN (UTAH, STATI UNITI) – L’ex pornostar Asia Carrera, dopo essersi ritirata dal mondo del porno ha aderito al Pastafarianesimo, religione fondata in Kansas nel 2005 dal fisico americano Bobby Henderson. E così la Carrera, al secolo Jessica Andrea Steinhauser, si è presentata negli uffici della motorizzazione civile di Hurricane, nello Utah, per fare la patente con uno scolapasta in testa. Questa religione feticcio ha infatti in questo oggetto il simbolo religioso ufficiale del “Prodigioso Spaghetto Volante”, ovvero l’entità invisibile e non rilevabile che ha creato l’Universo di pastafariana concezione.
Convinta che non le avrebbero mai permesso di mettere sul documento la foto con lo scolapasta sulla testa che si era fatta a settembre, la donna ha scoperto invece che la direttrice della Driver License Division, Nannette Rolfe, non aveva avuto nulla da obiettare e la foto è stata autorizzata.
La Rolfe ha infatti spiegato che negli ultimi anni le era già capitato di dover esaudire una richiesta simile da parte di almeno una dozzina di persone, tutte seguaci del Pastafarianesimo, religione parodistica fondata da Bobby Henderson, principalmente per protestare contro la decisione d’insegnare il creazionismo nelle scuole.
“Fintanto che possiamo vederli in faccia, per noi va bene se decidono di indossare quel copricapo” ha spiegato la Rolfe. Il Pastafarianesimo è quindi trattata a tutti gli effetti come una religione: cappelli e copricapi sono infatti permessi sulle foto dei documenti negli Usa, solo se indossati per motivi religiosi.
Asia è un’ateista convinta da sempre ed ora ha la sua bella patente con lo scolapasta sulla testa.”È stato sorprendentemente tutto molto, molto semplice – ha raccontato la donna, che vive a St George coi due figli – e sono orgogliosa che lo Utah, che viene considerato da molti come uno stato conservatore, consenta questa libertà religiosa”.
Asia Carrera ha spiegato che “ovviamente la Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante è puramente satirica ed è stata mia figlia Catty, anche lei atea da quando ha cinque anni, a trovarne notizia in rete e a parlarmene”.

