Poste Italiane comunica che oggi, giovedì 13 ottobre 2022, viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo commemorativo di Antonio Canova, nel bicentenario della scomparsa, relativo al valore della tariffa A pari a 2,80€.
La tiratura è di cinquecentomilaquaranta esemplari. Il foglio da quarantacinque esemplari. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A..
Francobollo dedicato a Canova
La vignetta raffigura il gesso della statua “La Pace” di Antonio Canova, custodito nel Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, il cui marmo è esposto nel Museo Nazionale delle Arti Bohdan e Varvara Khanenko di Kiev.
Completano il francobollo le legende “ANTONIO CANOVA 1757 – 1822”, “LA PACE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “A”.
L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso l’ufficio postale di Possagno in provincia di Treviso. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.
Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 27€.
Successivamente saranno disponibili anche due cofanetti di pregio, un cofanetto con rifiniture in oro, al suo interno la cartella filatelica serigrata in oro e una moneta in oro dal valore di 20€ coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e un cofanetto in argento contenente la cartella serigrata in argento e una moneta d’argento dal valore di 5€.
Chi era Antonio Canova
Vittorio Sgarbi, Presidente di Fondazione Canova onlus e Moira Mascotto, Direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova spiegano l’importanza del grande scultore neoclassico, nato a Possagno nel 1757 e morto a Venezia nel 1822.
“In questo anno di celebrazioni, promosse dal Museo Gypsotheca Antonio Canova e coordinate dal Comitato Nazionale, presieduto dal professor Vittorio Sgarbi, anche il Ministero dello Sviluppo Economico omaggia l’Artista con un francobollo raffigurante La Pace, marmo conservato al Museo di Kiev”.
“Canova, tra i più grandi artisti di sempre, – proseguono Sgarbi e il direttore del Museo Gypsotheca – fu anche un abile diplomatico e un grande mecenate. Conquistò la scena artistica internazionale tra il XVIII e il XIX secolo misurandosi con i poeti e gli artisti del suo tempo e lavorando appassionatamente al recupero di capolavori attraverso importanti ed efficaci missioni diplomatiche”.
Il legame con Possagno, la sua città natale
Sgarbi e la Mascotto spiegano che “egli non dimenticò mai la sua città natale, Possagno, che ne custodisce l’eredità storica e artistica nel Museo a lui dedicato e nel Tempio, che lo Scultore donò alla sua comunità d’origine e dove riposa”.
“Il Museo conserva i bozzetti in terracotta, dipinti a olio e a tempera, incisioni, disegni e, soprattutto, i modelli in gesso da cui Canova trasse i marmi che sono conservati nei più importanti musei del mondo. Fanno parte del compendio museale la Casa natale, la Gypsotheca, che comprende l’originale basilica (1836) e l’ampliamento progettato da Carlo Scarpa (1957), l’Ala Gemin, l’archivio, la biblioteca e il giardino”.
Il critico d’arte e la Mascotto aggiungono che “l’opera raffigurata sul francobollo è la celebre scultura della Pace, scelta non solo per il rilievo artistico ma anche per il forte significato simbolico che assunse all’epoca e che ancora oggi conserva”.
“La statua fu commissionata dal politico e diplomatico russo Nikolaj Petrovič Rumjancev per rendere omaggio ai trattati di pace che avevano posto fine a tre guerre cui anche la sua famiglia aveva contribuito”.
“Alla sua morte, l’opera fu donata al primo Museo pubblico russo, a San Pietroburgo. Nel 1953 venne trasferita al Museo Nazionale Khanenko di Kiev, dove tuttora si trova, custodita nei depositi per ripararla dai rischi del conflitto in corso. Nell’ambito delle celebrazioni, il Museo Canova di Possagno ha scelto questo capolavoro per ricordare a tutti, vigenti i drammatici scenari bellici, quanto sia importante salvaguardare la bellezza, affidandole la rappresentanza dei principi di solidarietà e di pace tra i popoli”.