(Foto Ap/LaPresse)
WASHINGTON – Il rapper sudcoreano Psy, domenica 9 dicembre si è esibito a Washington al National Building Museum per un concerto natalizio. Accanto a lui, c’era anche Barack Obama e famiglia.
Psy è l’autore del tormentone Gangnam Style che su YouTube si appresta a raggiungere un miliardo di visualizzazioni. Prima del concerto, il rapper sudcoreano si è scusato per una sua canzone del 2004, dai contenuti fortemente antiamericani, sostenendo che si trattò di una reazione alla guerra in Iraq. Il cantante, precedentemente noto con il nome di Park Jae Sang, parlando con l’agenzia Yonhap ha spiegato che la canzone, eseguita durante un concerto del 2004, venne pensata dopo l’uccisione di un missionario sudcoreano in Iraq, decapitato dai suoi rapitori e a seguito di un incidente che vide coinvolto un mezzo corazzato americano in Corea del Sud, provocando la morte di due studentesse.
La traduzione inglese di quella canzone, dopo la fama mondiale raggiunta da Psy per il suo Gangnam Style, nelle ultime settimane aveva fatto il giro del web. Nel testo, Psy invocava la morte lenta e dolorosa dei militari Usa.
Il video anti Usa di Psy: